CONTRO IL NOICATTARO
UNA VITTORIA DI MISURA MA MERITATA
I capitani Scandolara, A. B. policoro, e Di Ciaula, V. Noicattaro |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.11.16
POLICORO - “Siamo al sesto risultato utile
consecutivo ma è stata una sofferenza allucinante”. Lo ha detto,
con l'onestà intellettuale e sportiva che lo contraddistingue, il
mister dell'Avis Borussia, David Ceppi, pochi minuti dopo la
vittoria, 2-1, al Palercole, contro la Virtus Noicattaro, sabato
scorso. “Sapevamo che sarebbe stata difficile – ha continuato il
coach -. Loro avevano un solo punto meno di noi in classifica. Un
motivo c'era. Il Noicattaro ha giocatori veloci, difficili da
attaccare, con buoni schemi di gioco. Paradossalmente, abbiamo
giocato un buon primo tempo, quando siamo andati sul doppio vantaggio
con i gol di Conrado Sampaio, che non nel secondo, quando abbiamo
cercato di controllare la gara facendo in modo che loro uscissero per
fare le nostre ripartenze. Invece siamo andati in difficoltà con
circolazione lenta e statica. Alla fine ci siamo appoggiati sul nuovo
pivot, Junior Silon, per non rischiare. Silon sono tre settimane che
sta con noi ed è una soluzione in più che abbiamo. Il campionato
non è chiuso. Il Cisternino è imbattuto ma noi proseguiamo nella
nostra strada”. Abbiamo cercato, a questo punto, di “punzecchiare”
il nostro interlocutore chiedendogli del perchè il Policoro non
“uccida” le partite che, così, mantengono il risultato in bilico
sino al fischio della sirena, proprio come contro gli ospiti pugliesi
in gol al 14' della ripresa. La risposta: “Con la Virtus è andata
in questo modo. Le altre gare le abbiano uccise. Quando si gioca
contro una squadra così è difficile. Il Noicattaro era messo bene
in campo, ha giocatori bravi, esplosivi e rapidi. Noi, però,
potevano essere più brillanti. Abbiamo sbagliato qualche occasione
di troppo. Poi, abbiamo preso il gol che ha rimesso tutto in
discussione fino alla fine”. Finale a otto di Coppa Italia
assicurata? Ceppi: “Ancora no. Sarà decisiva la prossima gara, in
trasferta, contro il Salinis”.
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