Tursi. La piazza centrale innevata |
TURSI – “Nevicata”
di polemiche dopo la neve dei giorni scorsi e le successive gelate.
Tanto che il sindaco, Salvatore Cosma, ha ritenuto intervenire a
proposito dichiarando: “E' stato come un gioco al massacro”. Il
riferimento è agli attacchi da lui ricevuti in merito alla gestione
delle conseguenze dell'evento climatico. Ma ecco ancora il primo
cittadino: “Nelle ore di grande lavoro profuso durante l’emergenza
mi sono trovato contro un velo di polemiche e di chiacchiere degne di
un saloon dell’antico Far West. Tutti noi, da me al comandante
della Polizia municipale fino a collaboratori e tecnici, abbiamo
diffuso i nostri contatti telefonici personali mostrando
disponibilità nell’ascoltare tutte le richieste. I mezzi
spargisale e spalaneve hanno svolto un lavoro ininterrotto per
garantire una circolazione sicura sulle arterie stradali principali.
Ma mi sono ritrovato sui social al centro di accuse e diffamazioni
che hanno fatto male alla persona più che al soggetto istituzionale.
Il sottoscritto, una volta garantita la presenza dei mezzi di
soccorso e tutelato l’incolumità dei nostri figli emanando
l'ordinanza di chiusura delle scuole, poteva fare a meno di essere
reperibile 24 ore su 24”. Invece? “Invece ho trovato scarso
apprezzamento e la cosa mi ha ferito oltremisura. Così, nel caso in
cui dovessero verificarsi casi analoghi a quello dei giorni scorsi,
il sottoscritto si limiterà a dare disposizioni affinché le
emergenze vengano gestite al meglio, proprio come fanno gli altri
sindaci che si interfacciano solo con gli organi preposti alla
gestione della situazione. Parlare di vergogna, di menzogne ed
arrivare a sputare veleno sulla mia persona anche di fronte ad un
evento che poteva avere danni più gravi di quelli che ha avuto come
l’incendio verificatosi nel rione Europa nel pomeriggio
dell’Epifania, rasenta l’assurdo, la follia e l’odio per un
primo cittadino che non credo meriti tutto questo solo perché
designato dal voto dei tursitani a ricoprire il suo ruolo”.
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