IL GIOVANE IMPRENDITORE
AGRICOLO: “NON CI ARRENDIAMO. RIPIANTEREMO I MILLE ASTONI. NON CI
FERMERÀ NESSUNO”
|
Roberto Frabetti mostra uno degli astoni recisi |
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 31.1.17
SCANZANO JONICO - “Non so chi ci ha fatto questo
scempio e perchè. So solo che non ci fermerà, insieme a mio
fratello Luca ed alla mia famiglia. Siamo pronti a rimettere a dimora
le piantine distrutte”. Lo ha detto, con la voce alcune volte
vibrante per la comprensibile emozione, il giovane imprenditore
agricolo Roberto Frabetti, 27 anni, noto, come anche Luca, negli
ambienti del calcio del Metapontino per la sua attività sportiva,
nel mentre ci mostrava gli effetti di quella che ha definito
“disgrazia”. Nottetempo, ignoti, “armati” di una forbice da
potatore, hanno tranciato di netto mille piantine di kaki mela della
varietà Rojo brillante. Piantine ormai inservibili. Sono tornati,
quindi, gli attacchi notturni alle attività del settore primario del
centro dell'arco jonico lucano. Attacchi rientranti nel più vasto
capitolo definito agro racket. Ma ecco ancora il nostro
interlocutore: “A Scanzano Jonico l'agricoltura dà ancora
prospettive. Ecco perchè, con Luca, abbiamo acquistato questi sei
ettari di terreno, in via Val d'Agri, per farne un frutteto. Ed
abbiamo puntato sui kaki. Abbiamo impiantato a dicembre 4700 astoni,
le piante cresciute in vivaio. Abbiamo impegnato la nostra attività
ed i nostri risparmi in questa avventura sperando anche nei
finanziamenti della legge sulla piccola proprietà contadina”.
Invece? “Invece, quattro giorni fa, quando siamo arrivati sul
campo, come ogni mattina, ecco la disgrazia. Non volevamo credere ai
nostri occhi. Mille piantine tranciate, sotto all'innesto. Uno
sfregio. Astoni inservibili. E' un danno da circa 6mila euro”. Chi
ha potuto escogitare un attacco del genere e perchè? Domande che il
giovane calciatore-agricoltore si sarà posto ormai tantissime volte.
Senza darsi una risposta: “Non sappiamo chi ha potuto farci questo.
Noi non abbiamo mai fatto male a nessuno. Non ce lo aspettavamo. Noi
siamo gente per bene. Siamo una famiglia che ha sempre lavorato e
sudato”. C'è stato, forse, chi ha chiesto qualcosa che non ha
ottenuto? O che ha fatto minacce varie? “No, nessuno ci ha mai
chiesto nulla. E noi siamo persone libere”. Sul taglio dei mille
kaki sta indagando la Polizia di Stato a cui i Frabetti hanno sporto
denuncia. Ed ora, cosa accadrà? Roberto: “Non ci arrendiamo. Ci
hanno tagliato mille piante e mille ne ripianteremo. Vogliamo
insistere. Vogliamo sfondare anche in agricoltura. Non ci fermerà
nessuno”.
SCEMPI
RIMASTI IGNOTI. UNA LUNGA SCIA DI DELITTI RESTATI ANCORA IMPUNITI
SCANZANO
JONICO – Delitti impuniti. E' lunga la scia degli attacchi notturni
alle attività agricole del Metapontino, con il Comune più giovane
del Materano come epicentro, registrati negli anni. Senza che sia mai
stato individuato un solo colpevole. Delitti incendiari a capannoni e
magazzini oppure taglio di piante da frutta o di tendoni. Lo scempio
compiuto da ignoti nel terreno dei giovani fratelli Roberto e Luca
Frabetti, all'esordio della loro attività da imprenditori del
settore primario, probabilmente, augurandoci di essere sonoramente
smentiti, rimarrà anch'esso impunito. Chi agisce col favore delle
tenebre nel vasto agro rurale di centri come quelli dell'arco jonico
lucano ha grandi possibilità di farla franca. Purtroppo.
Nessun commento:
Posta un commento