LA GUADIA COSTIERA ED IL "BIANCHETTO" SEQUESTRATO |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 10.3.18
POLICORO - Maxisequestro
di “bianchetto”, la sardina allo stadio neonato, al di sotto
della taglia minima consentita per la pesca dalla legislazione
comunitaria, sulla spiaggia di Policoro, da parte del personale della
sede locale della Guardia Costiera rientrante nella struttura
organizzativa della capitaneria di porto di Taranto. Le attività di
controllo predisposte dal personale operante contro la pesca
illegale, perpetrata in particolare da soggetti provenienti dalla
vicina Calabria, regione in cui la specie ittica in questione è
particolarmente ricercata per la preparazione di piatti culinari e
per confezionare i prelibati “cento bocconi” col peperoncino,
hanno consentito di sorprendere alcuni pescatori nella pesca abusiva
del bianchetto e nello sbarco di diverse cassettine di polistirolo in
cui era stato sistemato il prodotto ittico frutto dell’attività
fraudolenta. Attività di pesca attuata con l’utilizzo di una
particolare rete, la cosiddetta “sciabica”, dotata di sacco
terminale a maglie strettissime tali da rendere impossibile la
selettività delle specie ittiche che vi entrano, con conseguenti e
gravissimi danni per le risorse biologiche marine dello Jonio. Così,
le verifiche eseguite hanno portato al sequestro di 90 chilogrammi
circa di pescato nonché a comminare sanzioni amministrative per
12.000 euro a carico dei soggetti responsabili della violazione.
Considerate le attuali norme poste a tutela delle specie ittiche, si
raccomanda, a coloro abbiano intenzione di esercitare la pesca
sportiva, di assumere presso gli uffici della Capitaneria di Porto
tutte le informazioni utili per la sua regolare pratica (tempi,
modalità, attrezzi consentiti, limiti quantitativi) al fine di non
incorrere, anche inconsapevolmente, in sanzioni dovute a
comportamenti contrari alla legge.
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