LA BATTAGLIA ANTI SCORIE DEL NOVEMBRE 2003 CON LA MITICA ASINELLA NICOLETTA |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 23.3.18
SCANZANO JONICO - “Saremo pronti ad una nuova Scanzano nel caso la Basilicata dovesse essere individuata tra le Regioni, come in passato, dove ubicare il Deposito nazionali delle scorie nucleari”. Lo ha detto il presidente della Regione, Marcello Pittella, dopo che il ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, ha annunciato che la pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) per l'ubicazione dell'infrastruttura avverrà in questa o al massimo nella prossima settimana. E nella Cnapi, è noto, vi sono siti in quasi tutte le regioni d'Italia, Basilicata compresa. Da qui la levata di scudi preventiva di Pittella. Prima del “governatore”, tuttavia, si era espresso anche il movimento ScanZiamo le scorie. “Ci opporremo con forza – si legge in un comunicato stampa - al percorso che si intraprenderà con la pubblicazione della Carta. Calenda va oltre il campo. Deve ancora rispondere su qual è il programma per la gestione dei rifiuti nucleari sul quale l'Italia è in procedura di infrazione europea ma pensa già dove volerle mettere? La Basilicata non è disponibile ad accogliere aree potenzialmente idonee da ospitare il Deposito. L'economia agricola e turistica del nostro territorio, Capitale della cultura europea, non deve essere compromessa”. E Pittella: “Apprendo la notizia per la quale il ministro Calenda si dice pronto a varare entro la prossima settimana il decreto per la Carta. Mi rivolgo a chi ha vinto le elezioni e sarà chiamato a governare il Paese affinché prenda atto della assoluta indisponibilità della terra lucana ad essere sito nazionale di deposito delle scorie". Il titolare dello sviluppo economico aveva annunciato che la pubblicazione della Cnapi sarebbe avvenuta prima delle elezioni politiche. Pubblicazione poi slittata. Il decreto congiunto tra i dicasteri dell'ambiente e dello sviluppo economico “dovrebbe arrivare – ha annunciato Calenda – a giorni e, comunque, assolutamente prima di lasciare il ministero”.
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