L'AZIENDA ZOOTECNICA DI POLICORO |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 14.4.18
POLICORO – Il titolare di una azienda zootecnica ubicata nell'agro rurale del centro del Metapontino è stato denunciato all'autorità giudiziaria dai militari della Stazione carabinieri forestali di Scanzano Jonico per lo sversamento illecito in acque pubbliche di deiezioni liquide prodotte all’interno di un allevamento bovino e per abuso edilizio. Gli uomini dell'Arma erano stati delegati al controllo, eseguito unitamente a personale specializzato dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpab), dalla Procura della Repubblica del tribunale di Matera. Dalla verifica è emerso che le deiezioni liquide venivano fatte confluire da una concimaia in calcestruzzo, per caduta, in una vasca interrata. L’area in prossimità di quest'ultima era completamente ricoperta di liquame evidentemente proveniente dalla tracimazione della stessa struttura; i liquidi, di colorazione scura e maleodorante, sia per ruscellamento sia tramite una tubazione interrata confluivano direttamente nel vicino canale di bonifica per poi sfociare nel fiume Agri e infine nel mar Ionio. Tanto che lo sversamento continuo di liquame nelle acque pubbliche superficiali ne ha causato un grave inquinamento, confermato dalle analisi dell’Arpab che hanno evidenziato un elevato carico organico inquinante. Ma non era ancora finita. Da ulteriori controlli i carabinieri forestali hanno accertato che parte delle strutture edilizie costruite a servizio dell’allevamento, quali stalle, sala mungitura, depositi attrezzi e fienili, per una superficie complessiva di circa 10.600 metri quadrati, risultavano abusive ed edificate in un’area sottoposta a vincolo archeologico, paesaggistico, ambientale ed urbanistico. Così, il proprietario dell'azienda è stato denunciato anche per l'accertato illecito edilizio.
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