MASSIMO QUINTO |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 17.4.18
POLICORO – Si sono
svolti ieri nella chiesa del Buon pastore, con grande partecipazione
popolare, i funerali dell'agricoltore, molto noto e stimato in città,
Massimo Quinto, 49 anni, deceduto per le conseguenze di un infortunio
sul lavoro occorsogli lunedì 9 aprile nelle campagne del centro
jonico. Sabato scorso, invece, è stata eseguita l'autopsia sulla
salma del produttore agricolo come richiesto dalla famiglia, tramite
l'avvocato Vincenzo Montagna, dopo il decesso, avvenuto mercoledì
scorso, nell'ospedale San Carlo di Potenza. Decesso di cui si
vogliono conoscere le esatte cause. Si vuole anche sapere se vi siano
state o meno responsabilità. L'uomo, infatti, dopo il soccorso da
parte del servizio di emergenza 118, attorno alle ore 21 di due
lunedì fa, fu trasportato al pronto soccorso dell'ospedale di
Policoro dove fu sottoposto alle prime cure del caso ed ai primi
accertamenti a cui seguì la sua stabilizzazione. Poi, però, per la
natura del politrauma riportato, i medici del nosocomio jonico
disposero il suo trasferimento in eliambulanza al San Carlo del
capoluogo di regione. Risulta che i parametri vitali
dell'infortunato, allora, erano nella norma tanto che i sanitari gli
assegnarono una prognosi non riservata ma di trenta giorni. Insomma,
Quinto sembrava fuori pericolo di vita. Invece, dopo il ricovero nel
reparto di urologia del nosocomio potentino, alcune complicanze hanno
provocato la sua morte mercoledì scorso, attorno alle ore 11. “La
cosa che è sembrata strana ai famigliari – ha spiegato l'avvocato
Montagna – è che il loro congiunto sia stato ricoverato a Potenza
nel reparto di urologia e non in quello di traumatologia. Il
paziente, poi, arrivato con una prognosi di 30 giorni, è deceduto
dopo diverse ore dal ricovero. Da qui la richiesta di autopsia da
parte della famiglia prima alla Procura di Matera, competente per
l'infortunio sul lavoro, e poi a quella di Potenza”. Procura, con
il pm Laura Triassi, che ha disposto l'esame autoptico procedendo per
omicidio colposo contro ignoti e nominando come proprio consulente il
medico legale Liliana Innamorato. Anche la famiglia Quinto si è
costituita nominando il medico legale Michele Strippoli che ha
partecipato all'indagine. Nessuna anticipazione, tuttavia, da parte
degli interessati. Per conoscere le esatte cause della morte dello
sfortunato agricoltore di Policoro occorrerà attendere 60 giorni.
IL TRATTORE RIBALTATO |
MORIRE DI LAVORO. UN DRAMMA
POLICORO – In attesa di conoscere le esatte cause della morte di Massimo Quinto, avvenuta nell'ospedale San Carlo di Potenza per le conseguenze del ribaltamento del suo trattore, non si può non sottacere il dramma relativo al morire di lavoro. E' uno stillicidio quello delle notizie sui decessi di lavoratori. Tra gennaio e dicembre del 2017 sono state presentate all’Inail 635.433 denunce di infortuni sul lavoro (-0,2% rispetto al 2016), 1.029 delle quali con esito mortale. E qui c'è da registrare un +1,1% rispetto all'anno precedente. L’aumento si è registrato in Industria e servizi (+1,9%) ed Agricoltura (+6,0%) mentre il Conto Stato riduce la percentuale del 29,5%. L’incremento maggiore (+44 decessi) si è avuto nel Nord-Ovest seguito dal Sud con 15 casi in più (Abruzzo +28, Molise +2, Campania -9, Puglia -3, Basilicata -3) e dalle Isole, con un caso in più (Sicilia +5, Sardegna -4).
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