MA COSA C’È DIETRO AL COMUNICATO DEL POLITICO DI LUNGO CORSO DI NOVA SIRI? PERCHÉ QUESTA SUA PRECISAZIONE A GOVERNO NON ANCORA FORMATO E INSEDIATO? NON SARÀ CHE HA SENTITO “SPIFFERI” NELL’AMBIENTE DI FDI CHE PORTANO LE SCORIE QUI DA NOI? CI SONO AREE DELLA BASILICATA NELLA CNAI (CARTA NAZIONALE DELLE AREE IDONEE) CONSEGNATA NEL MARZO SCORSO DALLA SOGIN SPA AL MINISTERO DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA? DI SEGUITO LE RISPOSTE A QUESTE E AD ALTRE DOMANDE
MATERA. COSIMO LATRONICO IN PRIMO PIANO SUL PALCO DEL COMIZIO DI GIORGIA MELONI (FOTO SASSILIVE) |
LA TAVOLA DELLA CNAPI CON LE AREE POTENZIALMENTE IDONEE DI PUGLIA E BASILICATA AD OSPITARE IL DEPOSITO NAZIONALE DEI RIFIUTI NUCLEARI |
SCANZANO JONICO. LA MARCIA DEI CENTOMILA DEL 24.11.2003 |
Il nuovo governo non è stato ancora formato né è stato insediato che l’assessore all’ambiente della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, dello stesso partito, FdI, della premier in pectore Giorgia Meloni, mette le mani avanti sul deposito delle scorie nucleari d’Italia: “Ribadiremo contrarietà a governo”. Già… Ma perché il suo comunicato? E perché proprio adesso? Non sarà che qualche “fonte bene informata” dell’ambiente del suo partito (Latronico è da sempre vicinissimo al plenipotenziario di FdI della Puglia, Raffaele Fitto, indicato tra i papabili per un ministero) non abbia anticipato intenzioni che portano i rifiuti radioattivi del Belpaese in Basilicata? Non vogliamo pensare che l’assessore regionale abbia lanciato il suo breve “pensiero” in merito solo per depistare l’opinione pubblica lucana dai “casini” derivanti dall’introduzione dell’autocertificazione per il bonus gas o dal “terremoto giudiziario” che ha investito la Regione nei giorni scorsi. In questo caso, quale miglior argomento che non il Deposito delle scorie nucleari, un autentico “spauracchio” per i lucani dopo la marcia dei centomila di Scanzano Jonico del 2003? Di fatto, l’anticipazione di Latronico, con la Carta delle aree potenzialmente idonee (Cnai) depositata dal 17 marzo scorso dalla Sogin spa, incaricata dal Governo a progettare e realizzare il “cimitero radioattivo”, presso il Ministero della transizione ecologica, apre un primo “fronte” tar Regione e Governo in pectore. La Cnai, infatti, è l’evoluzione della Cnapi (Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee). Ma c’è la Basilicata nella Cnai? Nonostante i nostri sforzi per sapere abbiamo trovato, sinora, solo silenzio assoluto. Quali regioni hanno siti idonei? Silenzio di tomba. Nella Cnapi, invece, vi erano 17 aree tra Basilicata-Puglia (Comuni di Genzano, Irsina, Acerenza, Oppido Lucano, Gravina, Altamura, Matera, Laterza, Bernalda, Montalbano, Montescaglioso). Saranno presenti anche nella Cnai? Quali informazioni in merito ha Latronico? L’assessore regionale all’ambiente della Regione Basilicata ha il dovere di rispondere a questa domanda.
FONTE UFFICIO STAMPA REGIONE BASILICATA
RIFIUTI NUCLEARI, LATRONICO: "RIBADIREMO CONTRARIETÀ A GOVERNO"
"La Regione Basilicata ribadirà al nuovo governo le osservazioni già rese in precedenza sulla carta dei siti idonei per il deposito dei rifiuti radioattivi. La nostra Regione ha già dato tanto al Paese negli ultimi decenni, sia con le attività estrattive che con gli impianti di energia rinnovabile e le dighe. Il nostro territorio va rispettato. I lucani tutti meritano rispetto. Lo ribadiremo in tutte le sedi, in tutti i documenti e in ogni occasione". Lo afferma in una nota l'Assessore all'Ambiente della Regione Basilicata, Cosimo Latronico.
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