“PER ORA, SOLO UNA MAREA DI GOMME USATE D’AUTO E
CAMION. MA SI CERCANO RIFIUTI MOLTO PIÙ PERICOLOSI. I CITTADINI, TUTTAVIA, VOGLIONO SAPERE. IO MI FARÒ CARICO
DI PARLARE CON CHI STA CONDUCENDO LO SCAVO”. MA COME SI È ARRIVATI A GARAGUSO?
E C’È UN LEGAME CON LA TERRA DEI FUOCHI DELLA CAMPANIA? DIM SEGUITO LE RISPOSTE DI AULETTA
NELL’INTERVISTA COMPLETA
|
IL SINDACO DI GARAGUSO, FRANCO AULETTA (FOTO TRATTA DAL SITO DEL COMUNE)
|
|
GARAGUSO. CONTRADA PARATA (FOTO DA TGR BASILICATA 12 OTTOBRE 2022)
|
|
GARAGUSO. L'AREA SEQUESTRATA DEGLI SCAVI (FOTO GIORGIO SANTORIELLO FACEBOOK)
|
|
GARAGUSO. CONTRADA PARATA. IL LABORATORIO MOBILE NR DEI VIGILI DEL FUOCO (FOTO DA TG3 BASILICATA 12 OTTOBRE 2022)
|
GARAGUSO – Un grande
spiegamento di forze come mai visto da queste parti, Esercito, Carabinieri
forestali, Vigili del fuoco con un laboratorio mobile per gli accertamenti nucleari
e radiologici, sta scavando dal 4 ottobre scorso in contrada Parata. Cosa sta
succedendo nel piccolo centro del Materano ora focus di una inchiesta che
potrebbe avere sviluppi clamorosi della Direzione distrettuale antimafia (Dda)?
Abbiamo posto la domanda al sindaco Franco Auletta nell’ambito dell’intervista
che il primo cittadino ci ha rilasciato. Questa la sua risposta al nostro primo
quesito.
“Posso dire che ieri, anche se informalmente, mi sono
sentito coi carabinieri di Garaguso che mi hanno riferito del rinvenimento di
centinaia di pneumatici dismessi di varie dimensioni. Pneumatici che si vedono
anche dalla strada Provinciale 277 che dallo Scalo porta alla nostra cittadina.
Sinora, quindi, di bidoni con scorie radioattive o di altro genere non c’è traccia.
Credo, però, che gli scavi continueranno”.
Ha avuto anche colloqui diretti con chi materialmente conduce gli scavi?
“No. So che tutto avviene agli ordini dei Carabinieri
forestali di San Mauro Forte. Martedì parlerò anche con loro. I cittadini
vogliono e hanno il diritto di sapere”.
Già. All’opera c’è anche un laboratorio dei Vigili del fuoco attrezzato
per le indagini nucleari e radiologiche.
“Si. Ripeto: la comunità ha il diritto di sapere.
Vogliamo indicazioni su come si sta procedendo.
Non abbiamo alcuna intenzione di
intralciare o interferire con le indagini. Ma vogliamo essere sicuri che la
popolazione non corra alcun pericolo sotto il profilo della sicurezza”.
E con la Direzione distrettuale antimafia nessuna interlocuzione?
“No. In primis vorrò parlare con i Carabinieri forestali di
San Mauro Forte. Ovvio che se non otterrò risposte soddisfacenti mi recherò
personalmente a Potenza, alla Dda”.
E di un’altra
zona nel territorio del suo comune o di uno confinante che sarebbe stata posta
sotto attenzione dai georadar è a conoscenza?
“No. Chiederò informazioni anche su questo”.
Lei si è
chiesto come mai l’inchiesta sull’interramento di scorie sia arrivata a contrada
Parata?
“Negli anni ‘90 si occupava di questo problema il
procuratore di Matera, Nicola Maria Pace, indagando su un traffico di rifiuti
tossici provenienti dal Nord. Le indagini, però, portarono in provincia di
Salerno. Qui indagarono anche i servizi segreti con macchinari all’avanguardia
per l’epoca ma non trovarono nulla. Ma scavi come questi di questi giorni non ne
sono stati mai effettuati. Scavi ad una profondità di molti metri. L’escavatore
non si vede più”.
In
passato, però, proprio in quegli anni, un vostro concittadino rimase ferito
mentre trasportava rifiuti tossici dal Nord in Campania…
“Si. Si tratta di Mario Tamburrino, un autista che risiedeva
da noi ma proveniva dall’Argentina. Rimase colpito al volto da un getto
fuoriuscito da uno dei bidoni che trasportava tanto da dover essere ricoverato in
ospedale. Io, come avvocato, lo assistetti, all’epoca, poiché era teste nell’indagine
in cui erano indagati alcuni industriali del Nord. Dal suo incidente scoppiò lo
scandalo della Terra dei fuochi. Ma Garaguso era solo il suo comune di residenza.
Egli, poi, tornò in Argentina appena dopo il suo interrogatorio”.
Anche i penumatici
dismessi, tuttavia, sono rifiuti speciali tanto che si era pensato ad un clan
che operava per il loro smaltimenti illecito. Voi, a Garaguso, mai avete avuto
sentore dei camion che scaricavano queste gomme d’auto e di camion usati?
“No. In contrada Parata c’era una cava di argilla per i
mattoni di una ditta di Potenza. Lei, tuttavia, ha ragione. Non sono pochi i pneumatici
rinvenuti ma una marea. Al di sotto, però, si ritiene che ci sia qualcosa di
più pericoloso. Forse quanto rinvenuto sinora funzionava da schermatura per i
rifiuti tossici chimici o radioattivi interrati. Ne sapremo qualcosa di più nei
prossimi giorni”.
Nessun commento:
Posta un commento