SI TRATTA
DI UN BRACCIANTE AGRICOLO DI NAZIONALITA’ RUMENA, DELL’ETA’ DI CIRCA 50 ANNI. PROBABILMENTE
VIVEVA DA TEMPO IN QUEL RICOVERO DI FORTUNA DOPO AVER PERSO IL LAVORO. INDAGA
LA POLIZIA DI STATO. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE
IL GABBIOTTO DOVE VIVEVA IL BRACCIANTE AGRICOLO DI NAZIONALITA' RUMENA |
SCANZANO JONICO. LA SALMA NEL CIMITERO PRIMA DEL TRASPORTO ALL'OSPEDALE DI POLICORO |
Dramma
della povertà e della emarginazione a Scanzano Jonico. Il cadavere dell’uomo
rinvenuto in un gabbiotto annesso della stazione ferroviaria, infatti, è stato
trovato in stato di putrefazione. Significa che la morte risale a qualche
giorno fa. Tanto che la salma è stata trasferita dall’obitorio del locale cimitero,
dove era stata portata dopo il ritrovamento, attorno alle ore 15 di oggi, nella
sala settoria dell’ospedale di Policoro. Si tratta di un uomo di nazionalità
rumena, di circa 50 anni, bracciante agricolo. Probabilmente viveva da tempo in
quel ricovero di fortuna dopo aver perso il lavoro in una azienda agricola del
posto. Non si sa se la vittima della solitudine e dell’indifferenza avesse
famiglia o meno. Da quanto è stato accertato pare che egli vivesse da anni in
Italia tanto da parlare correttamente l’italiano. Quanti lo avevano conosciuto parlano di lui come di una brava persona. Indagano gli agenti del
Commissariato di Policoro. Coordina le indagini la Procura della Repubblica di
Matera. Le cause della morte del bracciante agricolo, che al momento sembrano naturali, saranno comunque determinate dall’esame autoptico.
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