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giovedì 17 novembre 2022

REGIONE BASILICATA. LA TELENOVELA CONTINUA. COSA ACCADRA’ DOPO LA FUORIUSCITA DI MASSIMO ZULLINO E GIOVANNI VIZZIELLO DA LEGA E MAGGIORANZA ED IL LORO J’ACCUSE CONTRO IL PRESIDENTE VITO BARDI?

IL GOVERNATORE LUCANO: “HO LA FERMA VOLONTÀ DI ANDARE AVANTI”. IL “CERINO” DELLA CRISI SI CRISI NO È ORA NELLE MANI DI LUCA BRAIA E MARIO POLESE (ITALIA VIVA) NELL’ATTESA DEL RIENTRO IN CONSIGLIO DI FRANCESCO PIRO (SARÀ ANCORA DI FORZA ITALIA?) E ROCCO LEONE (FDI). MA DOVE ANDRANNO ZULLINO E VIZZIELLO? DI SEGUITO LA RISPOSTA LEGGIBILE NELLA NOSTRA RIFLESSIONE SUL “MOMENTO” DEL “PALAZZO REGIONALE”  

VITO BARDI

DA SX: GIOVANNI VIZZIELLO E MASSIMO ZULLINO

DA SX: LUCA BRAIA E MARIO POLESE

Cosa accadrà ora nella maggioranza di centrodestra alla Regione? Stamane c’è stato “il dado è tratto” dei due consiglieri regionali Massimo Zullino e Giovanni Vizziello, autosospesisi dal partito di Matteo Salvini dai giorni precedenti alle elezioni politiche, che hanno abbandonato in un colpo solo sia la Lega sia il presidente Vito Bardi. Contro quest’ultimo poi sono state usate parole durissime. Il governatore è stato definito “inadeguato per la guida della Regione” e, pertanto, è stato invitato a dimettersi. Ma Bardi, a stretto giro, ha risposto “picche”. “Ho la ferma volontà di andare avanti”, ha spiegato, aggiungendo: “Non inseguo nessuno, ma le mie porte sono aperte a tutti coloro che vogliano dare un contributo sulle cose concrete, nell'esclusivo interesse dei lucani. Non replico alle offese personali, perché ho uno stile ormai noto a tutti i lucani". Porte aperte, nell’attesa del rientro in Consiglio di Francesco Piro (ma sarà ancora di Forza Italia?) e Rocco Leone, obbligati a dimorare nei loro comuni di residenza dalla magistratura, a chi? Ma è ovvio! Ai due consiglieri di Italia Viva, Luca Braia e Mario Polese, che già nel Consiglio di lunedì scorso hanno salvato dalla crisi il generale Bardi. Sarà accordo completo, con ingresso dei renziani in maggioranza e in Giunta, o delibera per delibera? Vedremo. L’ultima assemblea, intanto, con Pd e M5s, fuori dall’aula, ha fatto vedere quanta stima e, quasi, affetto si siano scambiati maggioranza e opposizione “responsabile”. Ovviamente, Zullino e Vizziello hanno portato a ragione della loro fuoriuscita “una sequela di umiliazioni” e le “numerose nostre mozioni rimaste inevase per finire con l’emendamento da noi proposto nel mese di agosto per il bonus gas alle imprese e ‘cassato’ senza discussione. Nell’ultimo Consiglio regionale, invece, è stato approvato l’ordine del giorno presentato da Braia e Polese che prevede aiuti alle imprese sancendo, così, il loro ingresso in maggioranza”. Vizziello, infine, ha rincarato la dose: “Ci sarebbe bisogno di meno caserma (in riferimento al fatto che Bardi è un ex generale della Guardia di finanza?) e più politica” ricordando il “mancato rispetto della volontà popolare in quanto gli esponenti di Giunta Cosimo Latronico e Alessandro Galella e i rappresentanti istituzionali Busciolano e Perri non sono stati eletti dai cittadini lucani. Il vulnus principale, poi, sta nella gestione della sanità che vede l’apice della criticità nell’Azienda sanitaria di Matera”. Ma dove andranno a finire, politicamente, Zullino e Vizziello? Faranno gruppo autonomo e si aggregheranno ad altri? Nel caso a chi? Escluso il centrodestra rimane il centro occupato da Italia Viva e dall’ex alleato Azione (leggi Marcello Pittella). Esclusi Braia e Polese… . Chi vivrà vedrà!

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