SONO APPARTENENTI, SECONDO GLI INQUIRENTI, ALL' ORDINE DI HAGAL, CONSIDERATA UN'ASSOCIAZIONE TERRORISTICA NEONAZISTA, SUPREMATISTA E NEGAZIONISTA. MA AL MOMENTO DI SCRIVERE, ORE 21.05, IL PROFILO FACEBOOK “ORDINE DI HAGAL” È ANCORA APERTO ED ACCESSIBILE. COSA HANNO CERCATO E CHI GLI AGENTI DELLA POLSTATO NEL CAPOLUOGO DI REGIONE DELLA BASILICATA? LA RISPOSTA, PROBABILMENTE, A BREVE. DI SEGUITO LA NOTA DELL’ANSA E IL COMUNICATO STAMPA DELLA POLIZIA DI STATO
FACEBOOK. PAGINA ORDINE DI HAGAL APERTO, ORE 21.07 |
FOTO ANSA.IT |
FOTO POLIZIA DI STATO |
CELLULA NEONAZISTA PRONTA AD ATTENTATI, QUATTRO ARRESTI
CONTATTI CON ULTRANAZIONALISTI KIEV. PERQUISITA LIBRERIA FREDA
(ANSA) - NAPOLI, 15 NOV - Su Telegram si dichiaravano pronti ad un'azione militare-terroristica con armi ed esplosivi contro una caserma dei carabinieri in provincia di Napoli e anche contro obiettivi civili, come un centro commerciale.
Tra loro
anche un ucraino irreperibile, trasferitosi nel suo Paese e legato al
Battaglione Azov. Non è invece scattata alcuna misura per una vecchia
conoscenza dell'estremismo neofascista, Franco Freda: gli uomini della Digos
hanno perquisito una libreria ad Avellino il cui titolare risulta proprio l'ex
terrorista nero.
Secondo le indagini, l'Ordine di Hagal vantava molti proseliti, che sono stati
però quasi tutti identificati. E i vertici, che tra loro si chiamavano 'Der
Kameraden' (i camerati), sono stati di fatto decapitati. "Il seme
dell'odio di diffonde in contesti che non avremmo mai immaginato" ha
commentato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi parlando a un convegno sull'attentato
alla Sinagoga di Roma del 1982.
In carcere sono finiti il 'presidente' dell'Ordine Maurizio Ammendola, 43 anni
il vicepresidente Michele Rinaldi, 47 anni, Massimiliano Mariano, 46 anni,, che
si occupava di indottrinamento e Gianpiero Testa, un 25enne che aveva il
compito di fare proselitismo ed organizzare le riunioni. Nei confronti di Fabio
Colarossi, 36 anni, è stato invece disposto l'obbligo di presentazione alla
polizia giudiziaria. Il blitz della Digos di Napoli - che ha eseguito una
trentina di perquisizioni in tutta Italia - giunge a qualche anno dall'inizio delle
indagini (2019) e fa seguito alle perquisizioni svolte a maggio e ottobre del
2021. L'indagato ucraino irreperibile è invece un 27enne di Termopil: si chiama
Anton Radomsky. (ANSA).
POLIZIADISTATO.IT
OPERAZIONE ANTITERRORISMO TRA NAPOLI, CASERTA E AVELLINO: 5 ARRESTI
Nelle
provincie di Napoli, Caserta e Avellino un’operazione congiunta tra Digos,
Direzione centrale della polizia di prevenzione, e il Servizio polizia postale
e comunicazioni ha portato all’arresto di cinque persone appartenenti ad un’associazione
terroristica.
L’associazione, di stampo neonazista, negazionista e suprematista, era
denominata “Ordine di Hagal” e aveva sede a Marigliano (Napoli).
L’indagine
era iniziata nel 2019, con numerosi servizi di intercettazione, telefoniche,
ambientali, di captazione informatica, nonché servizi di osservazione controllo
e pedinamento da parte del personale di Polizia.
Questi servizi hanno dimostrato l’esistenza di una associazione che, attraverso
chat e varie piattaforme, in particolare Telegram, sul canale denominato
“Protocollo 4”, effettuava campagne di apologia del fascismo, negazionismo
della shoah, incitazione all’odio razziale e all’antisemitismo.
Oltre a questo, il gruppo si dedicava ad una costante attività di addestramento
paramilitare, anche frequentando, all’estero, corsi di addestramento al
combattimento corpo a corpo e all’utilizzo di armi da fuoco, sia corte sia
lunghe.
Alla fine
dell’indagine le quattro persone responsabili di aver costituito, organizzato,
promosso e finanziato il gruppo sono finite in carcere per il reato di
associazione con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico.
Una quinta persona è stata invece arrestata con l’accusa di propaganda e
istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e
religiosa.
Contestualmente sono state eseguite anche 26 perquisizioni personali, domiciliari ed informatiche, nei confronti di altre persone, nelle province di Napoli, Avellino, Caserta, Milano, Torino, Palermo, Ragusa, Treviso, Verona, Salerno, Potenza, Cosenza, Crotone. Le perquisizioni di oggi fanno seguito alle 30 già eseguite a maggio ed ottobre 2021 e hanno consentito la raccolta di materiale di propaganda, proiettili, armi soft air, abbigliamento tattico e ulteriori importanti elementi indiziari.
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