L’AUTORE DELLE PIÙ IMPORTANTI STATUE IN BRONZO DELLA CITTÀ JONICA, DA ERCOLE E IL LEONE NEMEO, DIVENTATA IL SIMBOLO DELLA CITTÀ NATA DALLA RIFORMA FONDIARIA, HA SCRITTO UN LIBRO, “IL CASO DELLA VITA”, EDITO DA LA STAMPERIA LIANTONIO, MATERA. NEL VOLUME, CURATO DALLO SCRITTORE PIERO GAFFURI, LA SCOPERTA DEI SUOI GRANDI AMORI, L’ARCHEOLOGIA E LA SCULTURA; IL SUO PERCORSO ARTISTICO; LE FOTO DELLE SUE GRANDI OPERE SCULTOREE MA ANCHE DELLE MEDAGLIE E DELLE SUE INCISIONI; I RACCONTI DELLE SUE IMPORTANTI AMICIZIE; IL SUO RITORNO ALLE RADICI, NELLA CASA A VENTI METRI DAL MUSEO DELLA SIRITIDE, IL SEGNO DEL DESTINO. DI SEGUITO IL NOSTRO ARTICOLO INTEGRALE
TONINO CORTESE |
ERCOLE CONTRO IDRA (PARTICOLARE) |
POLICORO. CASA CORTESE |
POLICORO – C’era una volta il pittore di Eraclea, Zeusi, così bravo che quando dipinse un grappolo d’uva su uno dei suoi grandi vasi, ora esposti nel Museo della Siritide, gli uccelli andavano a beccarli. E c’è oggi lo scultore di Policoro, Tonino Cortese.
Così, a pagina 146, ne parla Antonio Mele, nel libro “Ci trovammo bene nel futuro”, Argo editore 1997: “E’ germogliato un seme di questa antica città di eraclea, figlio di contadini, luiè vero Policorese Tonino Cortese, pittore è scultore delle belle arti, molto giovane, un grande artista, possono testimoniare il monumento del grande statista Antonio Segni, al comune nuove di Policoro, è in piazza eraclea, il monumento di Ercole che soffoca illeone”. Mele, mio padre, aveva la quarta elementare, e il suo libro ripropone i quaderni scritti nell’ultimo periodo della sua vita. Egli, però, colse, in quelle poche parole, l’essenza de “Il caso della vita”, di Cortese. Come racconta nel suo testo, infatti, l’artista policorese fa risalire la sua vena artistica legata alla archeologia proprio alla collina di Eraclea, a lui bambino di 9 anni che partecipa alle prime scoperte degli aratri che tiravano su, dalle viscere della terra, la Storia.
Tonino, poi, è diventato uno scultore e incisore professionista, con diploma a Napoli, la frequentazione dell’Accademia Albertina di Torino, il suo trasferimento a Padova, la sua grande amicizia con Tono Zancanaro e con altri grandi dell'arte italiana (tra gli altri Eugenio Montale, Carlo Levi, Leonardo Sciascia, Mario Rigoni Stern). Nel libro, ricco di fotografie, c’è la storia della Policoro archeologica post riforma fondiaria con le prime scoperte, la costruzione del Museo, le sue opere legate al mito di Ercole, a cui la città è dedicata. Un libro che non solo i policoresi dovrebbero leggere e che dovrebbe diventare un testo scolastico affinchè le nuove generazioni possano riscoprire un po' delle loro radici.
Cortese su un coccio di vaso magno greco venuto alla luce davanti alla sua casa, a pochi metri dalla antica città di Eraclea, ha costruito la sua vita di uomo ed artista conosciuto in tutto il mondo.
Bravissimo, di grande forza geniale!!!
RispondiEliminaInfiniment MERCI, Oh Mon bon Tonino ! Quelle immense surprise, voire privilège ce matin ! J'attendais impatiemment...tu le sais...
RispondiEliminaBravissimo Trésor, Bravissimo TOI l'UNIQUE !!! Je voudrais tant trouver un SUPERLATIF encore plus FORT...
Que tout TON talent soit, une fois de plus, salué ici !
Chef-d'oeuvre ABSOLU ! A Ton image !!! Vraiment ! Que dis-je, Chef-d'oeuvre comme TOUJOURS !
Ton travail de perfectionniste, Ta passion tant pour l'Art que pour l'Histoire, Ta générosité dans le partage sans bornes du SAVOIR qui est le tien, toi l'Encyclopédie ambulante, bref, Simplement TOUT TOI !
Je bénis ce jour de 1977 où je t'ai rencontré. J'en suis...extrêment HONOREE. Pour tout cela je te dis du fond de mon âme MERCI Mon Bon Tonino.
CHAPEAU l'Artiste !
Une pensée particulièrement affectueuse pour ta famille mais pour tes parents, surtout, dont je salue la mémoire, cela va de soi ;). Ils sont au firmament si fiers de TOI...
MERCI ENCORE.