MANCANZA DRAMMATICA DI NEFROLOGI, RIMBORSO TRASPORTO, CHIUSURA DEL LABORATORIO DI TIPIZZAZIONE DI MATERA. TUTTI I PROBLEMI DI CHI VIVE ATTACCATO AD UNA MACCHINA NELLA NOSTRA REGIONE. PARLA DONATO ANDRISANI, SEGRETARIO DELL’ANED DI BASILICATA. LA NOSTRA INTERVISTA INTEGRALE È LEGGIBILE CLICCANDO SUL LINK
DONATO ANDRISANI |
MATERA – “Basta, non ce la facciamo più. Ci preoccupa fortemente il silenzio delle istituzioni. Così abbiamo scritto alla politica nazionale e regionale chiedendo di convocare il Gruppo di lavoro di nefrologia e dialisi e trapianto della Basilicata. Gruppo di cui fanno parte la Regione, con i direttori generali delle Asl; i medici nefrologi e la nostra associazione. Speriamo, questa volta, di essere ascoltati. Aspettiamo l’inizio di ottobre”.
Così Donato Andrisani, segretario regionale dell’Aned (Associazione Nazionale Emodializzati – Dialisi e Trapianto – Onlus), quando gli abbiamo chiesto del “momento” dell’assistenza ai dializzati in Basilicata. Un “momento” difficilissimo che dura, ormai, da moltissimi mesi.
Ancora il nostro interlocutore.
“Mancano i nefrologi. Alcuni da Matera vanno a coprire turni a Chiaromonte e Villa d’Agri. Nel Lagonegrese ci sono solo due specialisti. Da Potenza uno va a Villa d’Agri. A Rionero, a breve, rimarrà un solo nefrologo. Quest’ultimo, oltretutto, l’anno prossimo andrà in pensione. Come si farà a garantire le prestazioni ai pazienti?”
Ma c’è di più.
“La questione del pagamento del trasporto ai non autosufficienti riguarda sia Matera sia Potenza. I rimborsi dati alle ditte, quando vengono pagati, sono ritenuti dalle stesse insufficienti. Mi risulta che alcuni dializzati del Potentino debbono integrare a loro spese quel che ricevono gli addetti al trasporto. E ciò non è assolutamente tollerabile”.
Infine?
“Infine, il problema della chiusura del Laboratorio di tipizzazione che era attivo all’ospedale di Matera e che serviva a far entrare nelle liste di attesa chi aspetta un trapianto. Questi esami importantissimi erano stati affidati dai nostri “capoccioni” al Laboratorio di genetica medica del Madonna delle Grazie. Noi avevamo avvertito: guardate che l’Efi (l’Istituto europeo che accredita queste strutture) non darà l’accreditamento per mancanza dei requisiti necessari. E così è stato. I prelievi, pertanto, vengono inviati ad un centro di Roma convenzionato allo scopo. Ma mi hanno chiamato alcuni pazienti avvisandomi che attendono il risultato da mesi e che, perciò, non possono essere inseriti nelle liste di attesa. Un autentico dramma”.
Allora?
“Allora aspettiamo la convocazione del Gruppo di confronto per far sentire le nostre ragioni sperando che la politica ci ascolti. Altrimenti passeremo ad eclatanti forme di lotta. Basta – ha concluso Andrisani - non ce la facciamo più”.
Nessun commento:
Posta un commento