Danilo Celano premiato al Memorial Pantani |
POLICORO – Ha sfiorato la grande impresa al Memorial Pantani il ciclista professionista Danilo Celano, nato a Vasto ma residente nel centro jonico dall'infanzia tanto da considerarsi un policorese doc. Primo sulla salita del Montevecchio ha vinto il Gran premio della montagna. Ma una caduta a pochi km dall'arrivo gli ha tolto la soddisfazione di presentarsi al traguardo nel gruppo regolato allo sprint da Francesco Gavazzi. La cronaca dell'impegnativa gara, organizzata per ricordare il mitico Marco Pantani, è imperniata sulle azioni del corridore policorese al suo primo anno da professionista con la squadra Amore & Vita-Selle SMP, di cui è uno dei leader. Gara, lo ricordiamo, disputatasi a Cesenatico con i migliori atleti del mondo in lizza. Per la cronaca, nella volata del gruppetto di 19 uomini al comando, Gavazzi, della Androni Giocattoli – Sidermec, ha preceduto nell'ordine Matteo Busato della Wilier Southeast e Paolo Totò della Norda MGKVis. Ma torniamo a Celano. Radio corsa alle 13.51 ha annunciato che in testa c'era un drappello di 7 corridori tra cui il ciclista del centro jonico. Alle 14.19, però, il gruppo di testa è stato raggiunto. Alle 14.34, in vista della salita che dava i punti per il Gran premio della montagna, è scattato di nuovo Celano in azione isolata tanto da poter alzare, alle 14.39, le braccia al cielo sul colle di Montevecchio, primo, con 10 secondi di vantaggio sul gruppo. Sembrava proprio una grande giornata per il neoprofessionista della Amore & Vita. Alle 14.40, però, egli è stato ripreso. Finita la sua corsa dopo aver vinto il premio, un orologio di pregio con l'effige di Marco Pantani impressa, in palio per il miglior scalatore? No. Alle 14.55 il “grimpeur” era nel gruppo di testa che alla fine arriverà al traguardo. L'impresa di Danilo sulle vie di Cesenatico continuava. Alle 15,48, però, la sfortuna ci ha messo lo zampino: una caduta l'ha tagliato fuori dallo sprint. “Peccato – ha dichiarato Celano alla Gazzetta. Certo, non avrei potuto competere contro i velocisti come Gavazzi ma potevo aspirare ad entrare nei primi dieci. Sono contento, però, di aver vinto il Gran Premio della montagna. Una conferma delle mie doti dopo la conquista della maglia di miglior scalatore nella corsa a tappe Tour of Alberta, in Canada”. Insomma, il pronostico di Cristiano Fanini, team manager della Amore & Vita, su un futuro di successi per il corridore di Policoro da lui considerato come uno dei migliori scalatori d'Italia si sta avverando.
Nessun commento:
Posta un commento