E' UNA FIAT STILO DI PROPRIETÀ DI UN GRUPPO CHE
GESTISCE ALBERGHI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 4.10.16
SCANZANO JONICO –
Il comune del Metapontino è ripiombato ancora al centro della
cronaca nera di Basilicata. Attorno alle 23.15 di domenica scorsa,
infatti, un incendio doloso ha distrutto un'automobile, una Fiat
Stilo station wagon, di proprietà di un'azienda che ha in gestione
alcune strutture ricettive sul litorale della cittadina lucana.
L'auto, tuttavia, era in uso ad un dipendente che la utilizzava per
motivi di servizio. L'incendio, seguito dall'intervento dei vigili
del fuoco del Distaccamento di Policoro e dalle auto dei carabinieri
della Compagnia di stanza anch'essa nel centro confinante a quello
fatto segno dell'ennesimo attacco malavitoso, ha provocato enorme
apprensione nella famiglia dell'utilizzatore del mezzo incendiato ed
anche nei numerosi residenti della zona di nuova espansione del
centro lucano. Era stato lo stesso dipendente della azienda del
settore turistico, uscito sul balcone di casa a fumare una sigaretta,
ad accorgersi delle fiamme che avvolgevano la Fiat Stilo parcheggiata
in via Sinisgalli, nei pressi di un asilo e della casa comunale.
L'uomo, dopo aver dato l'allarme, ha tentato da se, con l'ausilio di
un estintore, di spegnere il rogo ma il suo intervento è stato vano.
Ci hanno pensato i Vigili del fuoco a domare le fiamme anche se
l'automobile aziendale è andata quasi completamente distrutta. Dai
primi accertamenti condotti sul posto l'ipotesi del rogo doloso è
quella prevalente. Nei pressi del mezzo incendiato, infatti, sarebbe
stato rinvenuto materiale che porta alla pista dell'attacco
delinquenziale. Del resto le probabilità di autocombustione in
questi casi lasciano il tempo che trovano. La Gazzetta ha sentito il
lavoratore che aveva in uso il mezzo distrutto dal rogo, Antonio
Nigro, sposato con bambini: “Io non ho mai avuto problemi con
nessuno. Non ho alcun sospetto e non ho mai avuto a che fare con
chiunque. Che l'auto fosse aziendale era una cosa risaputa. Io e la
mia famiglia abbiamo avuto molta inquietudine per l'accaduto. Io vivo
da 40 anni a Scanzano Jonico e non ho nemici. E' la prima volta che
mi succede una cosa del genere”. La carcassa dell'auto, intanto,
dopo essere stata sequestrata, è stata posta a disposizione degli
investigatori a caccia di tracce. I carabinieri della Compagnia di
Policoro, agli ordini del capitano Chiara Crupi, indagano, come suol
dirsi in fatti di cronaca del genere, a 360 gradi.
NEGLI
ULTIMI DUE MESI RECRUDESCENZA DEI FATTI DELINQUENZIALI NEL
METAPONTINO
SCANZANO JONICO –
C'è timore nel Metapontino per una recrudescenza di fatti
delinquenziali dopo la stagione degli incendi dolosi notturni che
sino al 2014 ha distrutto decine di attività economiche dei settori
agricolo, turistico, artigianale. Negli ultimi due mesi, infatti, lo
stillicidio di fatti di cronaca nera è ripreso in grande stile. Per
fermarci a Scanzano Jonico, ad esempio, il 3 agosto scorso, ignoti
hanno tentato di distruggere nottetempo il ristorante, pizzeria
Coconuts, in fase di costruzione al lido. E pochi giorni fa la rapina
a mano armata nella filiale della Banca popolare di Puglia e
Basilicata. Se allarghiamo il cerchio alla vicina Policoro, poi,
dobbiamo aggiungere l'incendio dell'auto dell'imprenditore Nicola
Montesano, di cui fu data notizia il 4 agosto 2016, e gli spari da
un'auto in pieno centro del 2 settembre scorso. Tutti fatti senza
alcun colpevole.
Nessun commento:
Posta un commento