L'AREA A VERDE PUBBLICO CONTESA TRA UN PRIVATO ED IL COMUNE |
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 18.7.17
SCANZANO JONICO –
Il “mistero” di una vasta area in pieno centro urbano, sita tra
l'accesso alla 106 in direzione Taranto e la zona 167, divenuta “di
colpo” da pubblica a privata. Si tratta di una porzione di
territorio destinata da Piano regolatore a verde pubblico sino
all'ultima edizione della Festa patronale (1-2 maggio scorsi) adibita
a luna park. Qualche giorno prima della festa, però, tutta l'area è
stata recintata e segnalata con cartelli “Proprietà privata” e
“Divieto di accesso. Proprietà privata”. Di fatto le attrazioni
sono state ubicate altrove. Così, il portavoce del M5s, Antonello
Musillo, ha presentato una interrogazione al sindaco Raffaello Ripoli
(Movimento
civico scanzanese):
“Urge trasparenza sulle aree pubbliche occupate da privati. Quella
in
questione, con decreto del presidente della Giunta regionale del 16
novembre 1979 venne occupata ed acquisita in proprietà dal Comune.
Il sindaco in carica, Cosimo Manolio, espletò gli adempimenti di
rito per il diritto di proprietà trasmettendo alla Conservatoria dei
registri immobiliari di Matera la relativa richiesta l'11 maggio
1981. Invece, ci risulta che l’area fu acquistata da privati da
soggetti (ex Esab e Sais, Società agricola industriale Scanzano) che
non potevano vantare alcun titolo di proprietà essendo intervenuta
l’espropriazione da parte dell'ente”. Musillo, infine, ha
segnalato “il pericolo per la pubblica incolumità poiché la
recinzione è costruita con materiale non idoneo e senza
autorizzazioni. E non si capisce come mai tale struttura non sia
stata bloccata durante la realizzazione e come mai dopo l'ordinanza
di sgombero da parte dell'Ufficio tecnico dell'11 aprile scorso essa
si trovi ancora al suo posto”. Nella sua replica il sindaco Ripoli
ha spiegato che “la richiesta di trascrizione del Comune alla
Conservatoria dei registri non è stata mai, chissà perchè,
effettuata” e che l'area “è stata venduta all'asta non da
privati ma da Equitalia che l'aveva sequestrata alla Sais a cui,
catastalmente, era ancora intestata. L'ente, però, nel 2009 ha fatto
causa al privato che, dopo pochi giorni dalla ordinanza emessa
dall'Ufficio tecnico, ha avuto ragione nel processo di primo grado
acquisendo di fatto la titolarità dell'area stessa. Siamo
intenzionati, però, a proporre appello. L'Ufficio tecnico, tuttavia,
sta provvedendo per la rimozione della recinzione perchè non a
norma”. L'AREA GIÀ DELLE GIOSTRE E DEI CIRCHI È DESTINATA A VERDE. LA SENTENZA DI PRIMO GRADO NELLA CAUSA TRA COMUNE E PRIVATO È ARRIVATA DOPO 8 ANNI
SCANZANO JONICO – L'area, centralissima, in cui per anni hanno sostato i circhi ed in cui venivano posizionate le giostre per la festa patronale dell'Annunziata è al centro di una contesa legale pubblico-privato. Contesa giunta a sentenza di primo grado dopo 8 anni! La causa, infatti, fu intentata dal sindaco Salvatore Iacobellis (Pd) nel 2009 quando ci si accorse che un privato aveva acquistato all'asta il bene immobile. Bene la cui titolarità al Comune non era mai stata trascritta dalla Conservatoria dei registri. L'ente, probabilmente, proporrà appello. Ci vorranno altri 8 anni per la sentenza? L'unica cosa certa è che il territorio destinato a verde pubblico per connettere il primo nucleo abitato di Scanzano Jonico al secondo, la zona 167, non potrà essere utilizzato. Da nessuno. Perchè non tentare, escluse responsabilità amministrative o penali, un accordo fra le parti?
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