TRATTI DEL SENTIERO DIDATTICO "LE DUNE DI SCANZANO JONICO" |
IL GIGLIO MARINO, UN MIRACOLO DELLA NATURA |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 9.9.18
SCANZANO JONICO
– Si può “viaggiare” lungo la costa jonica lucana
nella bellezza della natura? Si. La Gazzetta lo ha fatto seguendo il
Sentiero didattico “Le dune di Scanzano Jonico”, allestito dalla
civica amministrazione. Si tratta di un percorso che si sviluppa
lungo le dune costiere di quella parte del Sito di interesse
comunitario “Costa Ionica Foce del Cavone” che va da Lido Torre
fino alla foce del fiume: un sentiero “attivo” di circa 4 km
lungo il quale sono dislocati 16 Punti di interesse posti a circa 250
m l’uno dall’altro. Ciascun Punto è attrezzato con un pannello
informativo e con un sistema informatico che consente di ricevere le
informazioni ad esso relative attraverso l’app dal titolo “Le
dune di Scanzano” disponibile sia su PlayStore di Android sia
sull’AppStore di Apple. Sul primo pannello è spiegato che “è
possibile trovare informazioni, aggiornamenti, immagini, video e
molto altro anche sul sito www.ledunediscanzano.it, dedicato al
territorio. Tutto il percorso è coperto da un servizio WiFi gratuito
che permette l'accesso a internet che vi terrà in contatto con il
mondo e vi permetterà di condividere foto, filmati ed esperienze,
magari postando con hathstag #ledunediscanzano”. Così, abbiamo
cominciato il nostro “viaggio” da Lido Torre su una pista che
passa al centro della pineta ed utilizzabile anche come tagliafuoco
in occasione di malaugurati incendi. Ed abbiamo visto i tronchi
bianchi degli eucalipti, i pini riarsi dalla salsedine, le piantine
in crescita, un sottobosco così fitto che in alcuni punti è
impenetrabile. E letto i cartelli informativi. Ve ne sono sul
territorio e sul mare, sul corbezzolo, sulla formazione delle dune,
sulla sabbia, sulle dune mobili, sugli uccelli. Tutto nel mentre ci
dirigevamo verso la foce del Cavone superando più piste di accesso
al mare. Su due di queste abbiamo visto mezzi mobili portare alla
spiaggia gli ospiti dei villaggi turistici realizzati a Nord della
fascia boscata. Poi solo natura. Da un lato e dall'altro della pista
gli alberi padri di questa pineta con i tronchi ricoperti, in molti
punti, dall'edera sempre verde e con liane pendenti dai rami.
Insomma, il sentiero che abbiamo percorso è una sorta di full
immersion in un ambiente, tutto sommato, incontaminato. Sino alla
foce del Cavone, area protetta del Sito di interesse comunitario
“Costa Ionica Foce del Cavone”, interessante Scanzano Ionico e
Pisticci. Viaggio di andata, quindi, giunto al termine. Ed il
ritorno? Lo abbiamo fatto costeggiando il mare. In quattro km abbiamo
visto un solo stabilimento balneare e due spiagge attrezzate, quelle
dei villaggi turistici. Poi, lunghe distese di sabbia, regno di
gabbiani. E di splendidi gigli marini con la loro corolla bianca che
spunta dalla sabbia rovente. Un miracolo della natura.
L'INIZIO DEL PERCORSO DIDATTICO |
L'UOMO, UN PERICOLO
PER IL SENTIERO DIDATTICO LE DUNE DI SCANZANO JONICO
SCANZANO JONICO –
Il pericolo per la vivibilità e la continuità del Sentiero
didattico “Le dune di Scanzano Jonico”, 4 km
dal Lido Torre fino alla foce del fiume Cavone, si chiama uomo.
Dovunque erano presenti tracce di “umani” l'habitat naturale è
in sofferenza. Nel nostro percorso abbiamo incontrato, ad esempio,
tre o quattro automobili. Gente sconsiderata. Occorrerà trovare un
sistema, perciò, che impedisca gli ingressi indiscriminati agli
automobilisti. Ad uno dei percorsi di accesso al mare dai villaggi
turistici, poi, abbiamo visto una recinzione ai due lati ed aperta
quanto basta per permettere a quanti seguono il sentiero di
proseguire. Pur se è sollevata all'incirca mezzo metro dal suolo
rappresenta pur sempre una barriera, una divisione. E nell'ultimo
tratto del percorso, quello che sbuca sulla spiaggia di Terzo Cavone,
abbiamo visto tronchi bruciati, cartacce da esiti di pic nic, qualche
bottiglia e qualche busta di plastica. I segni “indigesti” della
cosiddetta “civiltà”.
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