IL DOTTOR VIRGILIO LINFANTE |
SAN GIORGIO LUCANO – Capitani coraggiosi. Parla con noi Virgilio Linfante, 68 anni, a rischio per età per il Coronavirus, medico di famiglia di tutti gli anziani ospiti della casa di riposo da ieri in quarantena per 15 covid-19. Una vicenda per molti aspetti sconvolgente poiché tutti i contagiati risultano, al momento, asintomatici. O quasi. Ma ecco il testo dell'intervista rilasciataci dal professionista.
Dottore, come sta?
Ucciso. Tutti gli anziani ospiti della casa di riposo contagiati sono miei pazienti, dodici persone. Gli altri tre sono dipendenti tra cui un mio assistito.
Lei ha avuto contatti con loro?
Si, il 7 aprile sono
andato nella struttura per visitare 4 persone che non stavano bene.
Ma alla viglia di Pasqua ho fatto il tampone che è risultato
negativo. Giuro che avevo timori per la residenza di Valsinni, dove
pure ho molti pazienti, che non per questa di San Giorgio. Lì,
invece, tutti negativi, qui 15 positivi su 36 esami effettuati. Ed è
chiuso l'accesso al pubblico dal 23 febbraio. Tutto pulito,
sanificato. Da ieri alle 16 so solo io quel che sto passando.
Ma è vero che tutte le persone contagiate erano e
sono asintomatiche?
I 4 assistiti che ho
visitato il 7 aprile avevano febbre, un po' di tosse, una saturazione
di ossigeno 92-93, nella norma. Erano monitorati da tempo. Ho
prescritto terapia antibiotica. Ora, due sono risultati negativi, tra
cui quello che mi sembrava più grave, due positivi. Io avevo chiesto
proprio dal 7 aprile scorso, tutto registrato, i tamponi per loro e
per tutti gli altri.
Come vivono gli anziani nella casa di riposo?
Le camere da letto sono
per 2 o anche 3 persone ma sono spaziose. Gli 11 assistenti sanno
delle regole da mettere in atto contro il Coronavirus. I tre
contagiati vivono due in centri fuori San Giorgio ed uno da noi. Sono
in assistenza domiciliare. I pazienti sono ancora nella sede. I
contagiati al piano superiore, i negativi a quello inferiore. Guardi,
non mi spiego tutti quei casi positivi.
Intanto, nel suo Comune non c'è neanche il
sindaco...
E' un casino. Il paese è
sotto shock. Non potete avere l'idea. Qui ci sono circa 1000
abitanti, tutti in ansia. L'ospizio ed il municipio sono le due
“fabbriche” più importanti. Nel primo arrivano a lavorare da
tutta la Basilicata. Così, anche gli anziani. Tutti over 65, tranne
uno che ha 60 anni.
Si tratta, quindi, di pazienti fragili. Tutti
veramente asintomatici?
Fino ad un certo punto.
Hanno ognuno comorbilità. Alcuni hanno una saturazione attorno a 90.
Uno ha la leucemia da un anno e mezzo. Tutti malati cronici. Ma non
sono febbricitanti. Ho parlato della questione per telefono con i
responsabili delle malattie infettive. Ho già messo in terapia i
pazienti col Plaquenil, due scatole che mi ero procurato io.
Si tratta di un farmaco che va prescritto insieme
a monitoraggio cardiologico continuo...
Ma come fanno a non
essere cardiopatici soggetti over 65?
Perchè, allora, non ricoverarli?
Perchè mi hanno detto di
non avere posti disponibili. Veda, io non so scrivere, anzi mi
innervosisco a parlare di certi argomenti. Ma avessimo avuto già
pronto l'ospedale da campo del Qatar... Queste erano tutte persone da
ricoverare in quella struttura.
Lei ha detto di essersi recato nella casa di
riposo il 7 aprile scorso. C'è andato con tutti i presidi di difesa
individuale (tuta, mascherine, guanti, scudo facciale, cuffia)
necessari?
Ma come cazzo facevo ad
andarci con quei presidi? Non ne avevo. Niente. Ci sono andato solo
con guanti e mascherina chirurgica. Chi ce li dà tute, eccetera
eccetera? Il tampone del sabato prima di Pasqua, però, è stato
negativo anche se, lo so, il periodo di incubazione del virus è di
14 giorni.
Lei ha 68 anni. E' a rischio covid-19 per età...
Si. Da 10 giorni faccio
tutto da casa. Controllo il paese. Mi aiutano Protezione civile,
carabinieri e collaboro con la locale farmacia. L'altra sera, quando
ho visto gente per strada, ho chiamato la Protezione civile: subito
dovete uscire con l'altoparlante a ricordare di stare a casa.
Dottore, alla pensione non ci ha mai pensato?
Ci ho pensato ma ora
sarebbe come dichiarare di aver paura. Ed io non ho paura. Non posso
lasciare.
Già, come quei capitani coraggiosi il dr.
Linfante, medico di famiglia in San Giorgio Lucano, Basilicata, non
abbandonerà mai la nave che sta affondando. E se dovrà farlo lo
farà da ultimo.
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