LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 13.3.15
Gerardo Schettino, ex
appuntato dei carabinieri in Calabria in pensione, nato a Viggianello
51 anni fa ma stabilitosi da anni a Scanzano Jonico con la famiglia,
due giorni fa, nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, ha ricevuto
una ordinanza di custodia cautelare fattagli notificare dal gip del
tribunale di Catanzaro, Ilaria Tarantino. L'accusa nei suoi
confronti, detenuto dal 20 giugno scorso per scontare
un residuo di pena di un anno e sei mesi per una sentenza su furto di
auto e pezzi di ricambio resa definitiva dalla Cassazione, è di
“associazione a delinquere al
fine di importare, trasportare, detenere e cedere cocaina, marijuana,
e di eroina”. Per il gip Tarantino, che ha fatte proprie le tesi
dei pm inquirenti, “Schettino si rifornisce costantemente di eroina
da altri esponenti dell'associazione. Eroina che poi spaccia nel
territorio di Scanzano Jonico”. Per il magistrato, altresì, l'ex
esponente delle forze dell'ordine “guida uno dei cosiddetti
sottogruppi che, pur avendo una sostanziale
autonomia,
è gerarchicamente e funzionalmente subordinato al vertice
dell'associazione al centro della “Gentleman” da cui riceve,
oltre alla sostanza stupefacente, anche direttive ed ordini”.
Accuse e tesi che non sembrano aver convinto l'avvocato difensore
dell'ex carabiniere, Livia Lauria. “Solo dopo giorni di
tribolazione – ha detto il legale – ho potuto avere parte degli
atti di questa inchiesta in cui il mio assistito figurava, prima di
ricevere l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, come indagato.
Si tratta di ben 4mila pagine. Sommariamente, però, per quanto
riguarda Schettino non ho trovato nulla di rilevante a differenza
dell'accusa. Vedremo come impostare l'iter difensivo dopo
l'interrogatorio di garanzia a cui il mio assistito sarà
sottoposto”.
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