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giovedì 27 agosto 2015

DISCRIMINAZIONE CONTRO I GAY 1. ROCCO CORSANO, NOTO GENTE DI VIP E COLLABORATORE DI RAI 1

MI FU IMPEDITO DI ENTRARE AD UNA FESTA IN UN LIDO DI POLICORO”

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.8.15


“La sera prima ero stato a cena a Monaco di Baviera con Valeria Marini, Antonio Banderas ed Ivana Trump. Mai avrei immaginato quanto mi sarebbe accaduto il giorno successivo in un locale sulla spiaggia di Policoro dove mi fu impedito di entrare in una festa con ingresso a pagamento”. A raccontare al nostro giornale uno dei “casi Catania” di discriminazione contro i gay di casa nostra è Rocco Corsano, omosessuale dichiarato di Scanzano Jonico, noto agente di vip, collaboratore di Rai 1 ed in passato “guida nella Roma sexy by night” del programma “Lucignolo” di Italia 1. Corsano ha una memoria di ferro: “Mentre facevo la fila, invitato da alcuni amici, sentìì uno dei due buttafuori mormorare “Sta arrivando u ricchion”. Ed al momento di entrare lo stesso energumeno mi disse: “Tu, no. Allontanati”. Chiesi il perchè. E lui: “Non lo vedi come sei?” Ci rimasi così male. La sera prima ero coi vip. E nella mia regione, con tutto quel che faccio per promuoverla a livello nazionale, mai mi sarei aspettato un trattamento simile. La mia amica Fravia Frazzi, capo casting del programma “La vita in diretta”, mi minacciò: “Se non rendi noto questo fatto non verrò mai più nella tua Basilicata”. Ed io lo resi noto tramite proprio La gazzetta del mezzogiorno. L'articolo fece il giro del web. I due buttafuori furono licenziati. Il sindaco Rocco Leone mi fece le scuse. Il management del locale mi invitò e stese il tappeto rosso per farmi entrare. Ma la vicenda mi fece malissimo”. Da allora è cambiato qualcosa nel moderno Metapontino? “Nei locali non c'è più ostracismo per i gay. Ma gli omosessuali continuano a subire offese ed a soffrire. L'ultimo episodio che mi è accaduto è avvenuto due giorni fa. Una donna mi ha apostrofato in un albergo con “Chi cazzo sei tu? Ricchione, vai via”. Ho reso noto la vicenda ai carabinieri della Compagnia di Policoro. Se non riceverò le dovute scuse presenterò querela. E soffrono soprattutto i ragazzi omosex che hanno paura di fare outing. Paura della reazione dei genitori. Temono il trauma della loro mamma. E continuano a soffrire in silenzio”.

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