E I SINDACI SI CONFRONTANO. LUNEDÌ INCONTRO DEI SINDACI DELLA
VALD'AGRI
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 5.8.15
SASSO DI CASTALDA – Tiene ancora
banco la vicenda della rivolta di venerdì scorso attuata dai 51
migranti ospitati nel centro storico del piccolo paese del potentino.
Ieri sono trapelate, a proposito, ulteriori notizie in merito
all'aggressione, risalente alla fine dell'aprile scorso, da parte di
uno soltanto degli immigranti nei confronti di un operatore della
società cooperativa che presta l'assistenza agli ospiti.
L'aggressione, infatti, confermata, è avvenuta senza l'uso e la
minaccia di alcun coltello. Intervennero, nel caso, i carabinieri
della stazione di Brienza, competente territorialmente, che
raccolsero la denuncia dell'operatore in questione e di alcuni
testimoni. Confermata anche la nazionalità, Gambia, dell'uomo che
avrebbe solo messo una mano sul collo del dipendente. Migrante di cui
fu chiesto, invano, alla prefettura di Potenza, l'allontanamento da
Sasso di Castalda dopo l'episodio. Quanto accaduto a Sasso, tuttavia,
suppellettili e materassi dati alle fiamme con blocco del traffico,
ha fatto riflettere sulle modalità di accoglienza degli immigrati in
Basilicata. Ha colpito, nel caso, la sproporzione tra residenti, 850
compresi studenti ed emigrati che vivono fuori paese, ed ospiti, 51.
Da qui la corsa ai ripari ed il ritorno al sistema Sprar con il
coinvolgimento diretto dei municipi di fatto esautorati, come accade
nel centro salito agli onori della cronaca, da qualsiasi funzione
nell'accoglienza. Proprio chiarire modalità e compiti dei soggetti
in campo per lunedì prossimo è stata convocata una riunione con
tutti i sindaci dell'area del Lagonegrese (capofila il Comune di
Lauria) presso l'Ufficio dell’Organismo di coordinamento regionale
in materia di immigrati e rifugiati politici. Organismo retto da
Pietro Simonetti. L'obbiettivo è quello di predisporre un progetto
di utilizzo di case sfitte per piccoli nuclei di migranti. Si tratta
del primo intervento del genere a cui ne seguiranno altri per le
altre zone della Basilicata. A Sasso, infine, dopo l'incontro in
prefettura, a Potenza, tra il sindaco Rocco Perrone ed il
viceprefetto vicario Emilio Dario Sensi, da soli quattro giorni nella
sua nuova destinazione, attendono che il numero di immigrati venga
azzerato. “Non con l'utilizzo dell'Esercito – ha dichiarato
Perrone - ma man mano che ottengono i visti e quant'altro i migranti
debbono lasciare la mia cittadina. Senza che al loro posto ne
arrivino altri. Così elimineremo il problema alla radice. Nella mia
popolazione c'è stato un calo di tensione positiva verso
l'accoglienza per la paura e la sorpresa per quanto avvenuto”.
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