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martedì 4 agosto 2015

QUESTIONE RIFUGIATI. LA RIVOLTA DEI MIGRANTI A SASSO DI CASTALDA ALL'ATTENZIONE DELLA PREFETTURA

IL SINDACO PERRONE: “VIA DAL PAESE”. UNA DENUNCIA PER AGGRESSIONE
  
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 4.8.15


E' finita in Prefettura, a Potenza, ieri, la vicenda della rivolta di venerdì scorso, suppellettili e materassi dati alle fiamme con blocco del traffico, dei 51 migranti ospitati nel centro storico di Sasso di Castalda, 850 abitanti. Il sindaco Rocco Perrone ha incontrato il vice prefetto vicario Emilio Dario Sensi. Ed è trapelato che nelle settimane precedenti allo scoppiare del “caso” uno degli immigranti era stato denunciato ai carabinieri perchè aveva aggredito un operatore. La situazione nel paese, intanto, rimane tesa anche perchè nessuno dei 51 ospiti africani presenti ha lasciato, come prospettato, la cittadina per essere trasferito altrove. Ma andiamo con ordine. “Ho chiesto al prefetto – ha detto Perrone - che al momento non sono in grado di tutelare l'ordine pubblico nel mio Comune. La richiesta è che tutti i migranti vadano via da Sasso. Non con l'Esercito. Ma man mano che ottengono i visti e quant'altro debbono lasciare la mia cittadina. Senza che al loro posto ne arrivino altri. Così elimineremo il problema alla radice. In definitiva ho manifestato al viceprefetto Sensi la necessità che lo Stato tuteli la serenità e la tranquillità della mia popolazione ed anche la sua capacità di solidarietà come avvenuto negli anni scorsi. Ora c'è stato un calo di questa tensione positiva per la paura e la sorpresa per quanto avvenuto. Ed ho chiesto anche un sistema di videosorveglianza per garantire la sicurezza. Una cosa è certa: non possiamo essere abbandonati in questa fase dallo Stato”. Tesi riscontrate, in assenza del prefetto Antonio D'Acunto, con il vicario Sensi da soli tre giorni a Potenza. “Si – ha detto il nostro interlocutore – confermo l'incontro con il sindaco Perrone. Al momento non ci sono problemi di sicurezza pubblica a Sasso di Castalda. Il sindaco ha chiesto il decremento degli ospiti stranieri e che il suo comune venga esonerato in futuro dalla ospitalità. La prefettura potrà andare incontro a quanto chiesto ma non nell'immediato. Anche la richiesta di un sistema di videosorveglianza del centro storico andrà verificata in termini operativi”. Intanto, da Sasso, è trapelata la notizia di un'altra situazione di violenza sviluppatasi attorno alla fine dell'aprile scorso. Intervennero i carabinieri di Brienza che raccolsero la denuncia di aggressione di un operatore della coop che assiste i profughi da parte di un ospite proveniente dal Gambia. Ospite di cui fu chiesto alla prefettura l'allontanamento da Sasso. La cosa, però, pare non sia ancora avvenuta. Intanto, si è saputo di più sulla situazione giuridica dei 51 africani presenti: 28 aspettano di essere chiamati dalla Commissione per l'accertamento dei requisiti di Salerno; 20 aspettano la decisione del tribunale avendo proposto appello al diniego di riconoscimento dello status di rifugiati; un migrante è in attesa di esito dalla citata Commissione; 2 sono beneficiari di protezione umanitaria.

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