C'È UN PROGETTO
PER IL TRASFERIMENTO DEGLI ELEMENTI DI ELK RIVER NUOVAMENTE IN
AMERICA
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 7.8.15
La barre di Elk River custodite all'Itrec |
ROTONDELLA
- Qualcosa si muove per le barre di Elk River custodite nell'impianto
atomico dismesso Itrec della Trisaia. Risulta alla Gazzetta che il
Doa (Dipartimento dell'energia) degli USA abbia elaborato uno studio
tecnico consegnato nei giorni scorsi alla Sogin, la società di Stato
deputata alla messa in sicurezza dei rifiuti nucleari ed alla
costruzione del Deposito unico dove conservarli. Ma scopi e contenuto
del lavoro sono top secret. Alla Sogin il riserbo, sulla questione, è
assoluto. Fu il nostro giornale il 17 giugno scorso, dopo il Tavolo
della trasparenza svoltosi nel municipio di Policoro, a dare la
notizia “colta” nell'intervento di Ivo Velletrani, direttore
della Divisione regolatorio della spa. “Il Doa degli Stati uniti –
disse Velletrani - sta elaborando uno studio tecnico per il
trasferimento delle 64 barre di Elk River custodite nell'Itrec negli
States. Studio che ci verrà consegnato entro la fine del mese”. Il
nostro articolo ebbe una cassa di risonanza nazionale. L'Espresso del
26 giugno successivo in “Nucleare: i miliardi, i ritardi ed i
misteri della società dei rifiuti radioattivi” scrisse che “in
un incontro pubblico tenuto pochi giorni fa in Basilicata, i
dirigenti
Sogin non hanno escluso che le barre di Elk River custodite nella
Trisaia, possano tornare negli Stati Uniti. Dalle informazioni in
nostro possesso, però, non c'è alcuna possibilità realistica che
il combustibile di Elk River sia preso in custodia dagli USA: il
Governo italiano ha provato per anni e in ogni modo possibile a
trovare un accordo, anche facendosi carico di tutti gli oneri
economici, ma neppure Gianni Letta, che vanta ottimi rapporti con gli
Usa, è riuscito a venire a capo della trattativa, come dimostrano i
cablo segreti della diplomazia americana pubblicati da WikiLeaks”.
Lo stesso settimanale, però, scrisse, citando Anne Harrington,
viceresponsabile del settore Difesa e non proliferazione nucleare
della National nuclear security administration che “il Department
of energy ha acconsentito a lavorare con gli italiani per condurre
una valutazione tecnica di tutte le opzioni disponibili
per il materiale Elk River. Sulla base di questa analisi
tecnica, poi, il Governo può decidere quale sia la migliore scelta”.
Insomma, qualcosa si muove sulle indistruttibili barre. In quale
direzione, però, Usa o Deposito unico nazionale, non è dato al
momento di sapere.
LATRONICO
AL GOVERNO
“SOGIN,
SERVE CHIAREZZA SU GESTIONE LAVORI”
ROTONDELLA - “Il Governo è a
conoscenza dello stato dei lavori gestiti da Sogin spa nell'Itrec di
Rotondella?" Lo ha chiesto l'on. Cosimo Latronico (FI) in
un'interrogazione al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sulla
situazione dell'impianto atomico dismesso della Trisaia. “La Sogin
– ha sostenuto il deputato “azzurro” - è responsabile dello
smantellamento degli impianti nucleari italiani e annualmente, per
svolgere tale attività, riceve risorse statali pari a 170 milioni di
euro. A tutt'oggi, però, non ci sono comunicazioni sullo stato dei
lavori all'Itrec". Per Latronico “è necessaria chiarezza
sulla gestione dei lavori a Rotondella con procedure trasparenti che
facciano luce anche sugli incidenti che si sono verificati
nell'area”.
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