![]() |
| I carabinieri alla ricerca dei bossoli |
POLICORO – La notte da gangster, venerdì scorso, del centro del Metapontino sarà analizzata, domani, in un Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato in Prefettura, a Matera. Nel mentre proseguono le indagini dei carabinieri per individuare chi ha sparato e perchè. Poteva essere una strage. Per gli inquirenti si tratta di un fatto interno alla malavita locale legato, forse, al controllo del mercato di droga. Ma andiamo con ordine. La riunione in prefettura di domani è la risposta dello Stato agli spari esplosi da un'auto che transitava a forte velocità su via Monte Bianco ed indirizzati sulla parete laterale di un edificio a più piani di Piazza Ripoli. Erano le 20.30 e sia la strada sia la piazza, in pieno centro, erano affollate di gente. Per fortuna non ci sono stati feriti. Inquietante, poi, il successivo ritrovamento di un'auto in fiamme sulla complanare Nord, senza uscita, della Statale 106, nei pressi del fiume Agri. Probabilmente, si tratta della stessa auto usata da quanti hanno esploso i colpi di pistola. E solo uno dei rebus da chiarire in questo grave fatto di cronaca che ha turbato la città dopo una estate tranquilla per quanto attiene all'ordine pubblico. Intanto, ecco i punti fermi. Gli uomini dell'Arma hanno ritrovato alcuni bossoli, per la precisione tre, anche se, da alcune testimonianze, i colpi esplosi potrebbero essere stati cinque. Uno dei proiettili, recuperato dagli investigatori, ha centrato una finestra dello stabile. Ma si pensa ad un colpo vagante poiché essere precisi da un'auto in corsa, di sera, e sparando con una pistola, è, per i tecnici, praticamente impossibile. L'auto rinvenuta in fiamme è stata sequestrata. Di essa si sa che è una Opel di cui non è stato possibile indicare il modello perchè interamente distrutta. Si è salvata, però, la targa, di nazionalità bulgara. Su di essa sono in corso accertamenti. Ed è stato escluso un attacco trasversale ad un magistrato. L'equivoco sarebbe sorto dal fatto che nello stesso stabile ma in un altra parte di esso ed in altro piano ha la residenza estiva il suocero di un pubblico ministero che lavora in Calabria. Sin qui le certezze. E gli interrogativi? Tanti. Soprattutto occorrerà individuare chi e perchè abbia sparato. I carabinieri propendono per un fatto interno alla delinquenza di Policoro: un avvertimento nella lotta per la gestione dello spaccio di stupefacenti.
IL SINDACO ROCCO LEONE PRENDE POSIZIONE: “QUATTRO STRONZI DELINQUENTI NON ROVINERANNO L'IMMAGINE DELLA CITTA'”
POLICORO - “Quattro stronzi di delinquenti, e la prego di scrivere così, non possono rovinare con fatti come quelli di venerdì scorso l'immagine di una città che sta crescendo, fatta di persone per bene. Domani, in prefettura, chiederò una maggiore presenza delle forze dell'ordine”. Lo ha detto il sindaco Rocco Leone dopo il raid con esplosione di 3-5 colpi di pistola tra via Monte Bianco e Piazza Ripoli. “Per fortuna – ha evidenziato il primo cittadino - non è successo nulla poiché al piano terra dell'edificio c'è un esercizio pubblico. Gli investigatori debbono indagare su chi spaccia. Qui c'è un eccessivo consumo di stupefacenti. C'è un mercato della droga su cui la criminalità fa affari”.

Nessun commento:
Posta un commento