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mercoledì 5 ottobre 2016

SCANZANO JONICO. IL SINDACO RIPOLI: “A RISCHIO DI CONTAGIO MAFIOSO”

IL SUO PREDECESSORE, SALVATORE IACOBELLIS, DENUNCIÒ LE MIRE DI SACRA CORONA UNITA E 'NDRANGHETA PER ACCAPARRARSI IL TERRITORIO
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Scanzano J. Rapina con sparo al supermercato SpeSì
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 5.10.16
SCANZANO JONICO - “Qui da noi ci sono stati e ci possono essere malavitosi che sono entrati o che possano entrare nel giro di cosche criminali che, però, avevano ed hanno la loro testa fuori regione. Da noi non c'è criminalità organizzata. Gli investitori stiano tranquilli. Possono venire ad investire trovando amministratori locali in grado di essere al loro fianco contro ogni forma di delinquenza”. Lo ha detto alla Gazzetta il sindaco Raffaello Ripoli, del Movimento civico scanzanese, in carica da pochi mesi, dopo gli ultimi episodi di cronaca che hanno interessato il suo comune. Il primo cittadino, poi, ha risposto con un secco “Assolutamente no” quando gli abbiamo posto la domanda se lui fosse d'accordo o meno col suo predecessore, Salvatore Iacobellis, del Pd, che vinse nell'anno 2009 il Premio Mimmo Beneventano, istituito dall'associazione antimafia Libera, per aver dichiarato al nostro giornale che secondo lui 'ndrangteta, camorra e sacra corona unita volevano impossessarsi delle aziende di Scanzano Jonico. “No – ha ripetuto il primo cittadino in carica. Io credo fermamente che nella mia realtà ci sia delinquenza esattamente come negli altri comuni vicini. Certo, la sua posizione è appetibile trattandosi di un centro sulla Statale 106 Jonica. Ma non siamo diversi da Policoro o Pisticci, tanto per fare i nomi delle città nostre confinanti. Non ritengo che la criminalità che opera da noi sia da ascrivere a quella organizzata”. E le operazioni “Neve tarantina” e “Gentleman”, condotte dalle Direzioni distrettuali antimafia di Lecce e di Catanzaro che hanno portato all'arresto di soggetti del posto tutt'ora detenuti come vanno inquadrati? Ripoli: “Come campanelli d'allarme sui cui non bisogna assolutamente abbassare la guardia. Ma Scanzano non è sotto attacco della camorra, della 'ndragheta e della sacra corona unita. Secondo me si tratta di delinquenza locale. Spetta, tuttavia, agli inquirenti indagare. Penso che si tratti di individualità locali strumentalizzate da cosche di fuori regione che avevano bisogno di avere supporti in loco, sul territorio”.


L'UNICO CENTRO DELLA COSTA JONICA LUCANA PRIVO DI PRESIDI FISSI DI SICUREZZA. RIPOLI: “STIAMO LAVORANDO”
SCANZANO JONICO – “Stiamo lavorando. Ve lo assicuro. E lo stiamo facendo senza proclami. Ma coglieremo l'obiettivo”. Così il sindaco Raffaello Ripoli ha replicato allo scetticismo di quanti non credono che il centro jonico avrà mai una caserma dei carabinieri. Unico comune del Metapontino privo di un qualsiasi presidio fisso delle forze dell'ordine. Presidio, sottoforma di stazione dell'Arma, presente anche nelle frazioni di Metaponto e Marconia. Ed il centro del Metapontino, altresì, è quello dove la criminalità fa sentire di più il suo “morso”. Con l'opinione pubblica che “mastica amaro” dopo che il Commissariato della Polizia di Stato è stato trasferito, nell'estate 2013, nella più ampia, bella e decorosa, struttura di Policoro. Colpa della spending review, si disse. A nulla valsero le proteste di un Comitato di cittadini. Anche parroci e chiesa scesero in corteo. Ma invano. In cambio, però, ci furono dichiarazioni anche del vice ministro dell'Interno, Filippo Bubbico, per il quale Scanzano Jonico avrebbe avuto una caserma dell'Arma dei carabinieri. Da allora, però, sinora, il nulla.

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