IL TRIBUNALE DI MATERA |
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 17.11.17
MATERA – Cronaca giudiziaria. Michele Montemurro, 19 anni, arrestato dai carabinieri della Compagnia della città dei Sassi il 19 ottobre scorso per maltrattamenti in famiglia continuati ed altri reati, su ordinanza del giudice delle indagini preliminari del tribunale materano, è stato rimesso in libertà. Lo ha reso noto il difensore unico dell'imputato, l'avvocato Michelangelo Bonelli, dopo l'udienza sul caso svoltasi nei giorni scorsi davanti al gip Angelo Onorati. Udienza in cui il legale ha chiesto ed ottenuto il cosiddetto “patteggiamento”. Da sottolineare, a proposito, che la parte lesa non si era costituita. Il giudice del tribunale materano, però, nella stessa ordinanza di remissione in libertà, ha condannato Montemurro alla pena detentiva, sospesa, di 2 anni e 4 mesi con in più una multa di 1000 euro. Sono stati gli stessi carabinieri di Matera che avevano eseguito l'ordinanza di carcerazione ad eseguire quella di scarcerazione dell'imputato, non detenuto per altra causa, ed a notificare immediatamente il documento di liberazione emesso dal magistrato alla persona offesa. Gli uomini dell'Arma arrestarono il 19 ottobre scorso il diciannovenne materano con le accuse di maltrattamenti in famiglia, resistenza a pubblico ufficiale con l'aggravante delle lesioni a pubblico ufficiale, uso di un coltello proibito e danneggiamento all'auto di un congiunto della parte lesa. Secondo l'accusa da oltre un anno Montemurro continuava a vessare ed a maltrattare un suo stretto parente che pure si era allontanato dal nucleo familiare. Ovviamente, la sospensione condizionale della pena potrebbe essere sospesa nel caso in cui il soggetto in questione dovesse commettere altri reati nei prossimi cinque anni.
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