IL
28 NOVEMBRE PRONTO IL PIANO PER LA RIMOZIONE DELLA VASCA DELLA MAGNOX
DA SX: MASCIA, MARRESE, CITTERIO |
SALA CONSILIARE AL TOP |
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.11.17
POLICORO
– E venne il Consiglio comunale aperto sull'inquinamento ambientale
del sito Enea-Sogin della Trisaia di Rotondella e sulla messa in
sicurezza dell'impianto atomico dismesso Itrec. Un'assemblea chiesta
alla maggioranza di centrosinistra dalla coalizione civica guidata da
Gianni Di Pierri e che ha subito un rinvio, dal 9 novembre, a ieri
per favorire la presenza degli esponenti della Sogin, la spa
incaricata del riporto a prato verde dell'Itrec. All'ordine del
giorno un solo argomento: “Centro Enea-Trisaia: problematiche
ambientali e interventi per la messa in sicurezza. Comunicazioni e
discussione”. Discussione che è stata una sorta di “assalto alla
diligenza” su cui viaggiano i due organismi pubblici, Enea e Sogin,
allocati alla Trisaia. Tante le domande di consiglieri comunali,
sindaci dell'area, esponenti di associazioni ambientaliste. Di chi le
responsabilità dell'inquinamento da cromo esavamente, triclorometano
ed altro già fuori dal perimetro della struttura rotondellese?
Quando sarà pronto il piano di bonifica? Chi lo pagherà? Quali
effetti avrà nella tempistica sulla messa in sicurezza il
contenzioso legale tra Sogin e Saipem incaricata della
realizzazione dell'ICPF (Impianto di Cementazione Prodotto Finito) a
Rotondella ed accusata di inadempienza dalla spa appaltatrice?
Domande a cui ha risposto, per la sua parte, Marco Citterio, della
Direzione centrale infrastrutture di Enea: “La responsabilità
dell'inquinamento è per il 99% dell'impianto Magnox, attivo fino al
1960. Produceva barre di combustibile nucleare per le centrali
italiane. Cromo esavalente e trielina facevano parte del ciclo
produttivo. Rimuoveremo la vasca e le tubature che contengono i
reflui. Speriamo entro la primavera prossima. E stiamo effettuando,
con Sogin, un piano di rischio rilevando da pozzetti campioni per
verificare l'estensione dei problemi della falda. Enea si accollerà
le spese della bonifica salvo rivalersi sui responsabili, se verranno
accertati”. E l'assessore regionale all'ambiente, Francesco
Pietrantuono, ha confermato che entro il 28 novembre sarà pronto il
piano per rimuovere le ex strutture Magnox. E sui ritardi della messa
in sicurezza dopo il contenzioso Sogin-Saipem? Niente. I responsabili
Sogin presenti a Policoro non hanno voluto esprimersi con la stampa.
Questione troppo delicata. E dell'ICPF della Trisaia non si conoscono
più i tempi di ultimazione.
NUCLEARE
NEL METAPONTINO. CONSIGLI COMUNALI DI QUA E DI LA. AGRESTI
(ROTONDELLA): “DA NOI IL TAVOLO DELLA TRASPARENZA INTERCOMUNALE”
POLICORO
– Un Consiglio comunale, magari aperto, di qua, uno di là. Così
si accontentano le opposizioni e le pressanti richieste di
trasparenza. Ma su uno stesso argomento, quello del bubbone nucleare
della Trisaia di Rotondella e dei suoi problemi, in quante
amministrazioni tra comunali, provinciale e regionale, si debbono
occupare? Così, Vito Agresti, sindaco di Rotondella, il Comune che
fa parte del “Club” di quelli nuclearizzati d'Italia prima di
Policoro, Nova Siri e Tursi, ha rivendicato una sorta di
primogenitura: “Il tavolo della trasparenza intercomunale si farà
da noi coinvolgendo gli altri enti locali della zona”. Come dire.
Un Consiglio comunale aperto va bene ma poi riuniamoci dove con
questi problemi, purtroppo, si convive da decenni.
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