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POLICORO - “Noi siamo pronti. Anzi lo siamo sempre stati. Pure durante questi mesi di blocco causa Coronavirus. Ovviamente la richiesta di vacanza da noi in alcuni giorni si è azzerata ed abbiamo avuto anche tante disdette, regolarmente rimborsate, delle prenotazioni già effettuate. Il 15 giugno, però, riapriremo”. Lo ha detto Antonio Lavieri, figlio di Gino, uno degli “storici” imprenditori del turismo del Metapontino, ed ora gestore, al posto del padre andato in pensione, del Policoro village, una delle prime strutture ricettive dell'arco jonico lucano, ubicata nella splendida pineta costiera. Ma riecco il nostro interlocutore: “L'anno scorso in questi giorni eravamo a pieno regime con 400-450 ragazzini delle scuole a settimana che facevano le attività sportive. Ed eravamo aperti da marzo”. Il Covid-19, dunque, ha colpito duro? “Sì. Sinora abbiamo perso il 30-35% di fatturato senza considerare gli acconti sulle prenotazioni mancate”. Aprirete ma come lo farete? E chi aspettate nella vostra struttura? “Daremo le giuste risposte ai nostri ospiti che ci chiedono di come sarà la loro vacanza estiva. Cercheremo di mantenere il distanziamento sociale e di attuare tutte le azioni previste dalle norme: sanificazione, barriere agli ingressi, interventi per ristorante, bar ed altri servizi. Stiamo vendendo casette con formula residence con due camere da letto, cucina, soggiorno e bagno, per dare autonomia al cliente ed avere la possibilità di godere del mare”. Una vacanza come a casa propria? “Si, pur se con servizi ridotti. Come l'animazione in spiaggia ed in piscina, se sarà possibile aprirla. Impossibile, poi, l'intrattenimento serale: noi distanziando i posti della tribuna arriviamo a 60 persone invece che 300”. Il ristorante sarà aperto? “No ma funzionerà da pizzeria d'asporto e con consegna a domicilio. Rafforzeremo, però, il market con frutta, verdura, carne e primi e secondi patti da asporto per chi non avrà voglia di cucinare”. Ai vari tg e dibattiti televisivi sentiamo che il Governo vuole aiutarvi. Il bonus vacanze funzionerà? “No. Spero che ci ascolti il presidente Giuseppe Conte. Il bonus è uno sgambetto nei nostri confronti. Intanto, è stata fatta, sinora, una cattiva informazione mettendo il cittadino contro di noi. A noi, che non abbiamo mai interrotto le prenotazioni adeguando i prezzi da 1500 a 800 euro a settimana, non ci possono dire, dopo aver perso il 35% dei mesi precedenti, di anticipare i 500 euro del bonus recuperandoli con il credito di imposta”. Cosa significa? Io debbo andare in vacanza, faccio la prenotazione, la presento ad un ufficio statale che mi dà i soldi? “No. Saremo noi che dovremo sostituirci al commercialista od al patronato del turista e dovremo conoscere i suoi redditi per presentare le domande per suo conto recuperando questi soldi non al 31 dicembre ma su un ipotetico guadagno come credito di imposta”. Molto più facile che il bonus lo incassi il cliente e vi paghi direttamente. E' questo il tuo appello? “Sì. Ci siamo indebitati per restituire le caparre di marzo, aprile e maggio, e per anticipare la cassa integrazione ai dipendenti. Adesso che faremo il 30% dell'anno scorso come faremo ad anticipare per i nostri ospiti e pagare gli stipendi? Impossibile”. Previsioni? “A mio avviso il Coronavirus è scomparso. Già il 2019 abbiamo avuto 25mila morti per polmonite, quest'anno 31mila. Il Covid-19 vive70-80 giorni giorni. I cinesi sono già in giro...”. Antonio, non ti avventurare in analisi da virologo. Come sarà il turismo 2020 nel Policoro village? “Spero di sbagliarmi ma faremo il 30-40% degli scorsi anni. Sicuramente non copriremo le spese”.
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