POLICORO. IL MUNICIPIO |
I CONSIGLIERI MAIURI E DI PIERRI: “GESTIONE TRAGICOMICA DEL COMUNE. I CITTADINI NON POTRANNO SALDARE UTENZE DOMESTICHE, CANONI DI LOCAZIONE E FARMACI. E BUONI ALIMENTARI IN RITARDO”. L'ASSESSORE BUONGIORNO: “SCELTA OCULATA DELL'AMMINISTRAZIONE. PRIMA ALIMENTI E BENI DI PRIMA NECESSITA', POI IL RESTO. E SONO GIÀ STATI ASSEGNATI BUONI PER CIRCA 110MILA EURO. OGGI LA SECONDA ASSEGNAZIONE”
POLICORO – Scontro al “calor bianco” tra parte dell'opposizione (Policoro futura) e civica amministrazione sulla gestione dei buoni spesa e della social card, due degli interventi socio-assistenziali per sostenere le famiglie più colpite dagli effetti della pandemia da Coronavirus. Così, ai consiglieri comunali Giuseppe Maiuri e Gianni Di Pierri ha replicato l'assessore alle politiche sociali, Nicola Buongiorno. Ma andiamo in ordine. Ecco i due esponenti di Policoro futura: “I due strumenti normativi (Buoni spesa e Social card, ndr), differenti tra loro ed erroneamente accorpati dal comune di Policoro, hanno precluso, di fatto, la possibilità, per gli aventi titolo policoresi, di usare quelle somme anche per pagare utenze domestiche, canoni di locazione e farmaci. Una scelta scellerata che costerà alla comunità, in termini anche di tenuta sociale, soprattutto nei mesi a seguire e non solo tra privati. Si pensi ad esempio a quei cittadini che non potranno saldare i canoni di locazione con l’Ater o le stesse imposte comunali. Una classe dirigente incapace, che non riesce a guardare ad un palmo dal proprio naso, non danneggia solo sé stessa ma mette a rischio l’intero sistema pubblico e privato. I cittadini Policoresi, a differenza di tutti gli altri corregionali, per errore interpretativo della norma da parte dell’amministrazione in carica, non hanno potuto né potranno saldare fatture per utenze domestica né approvvigionarsi di farmaci”. Ma non è finita. Ancora Maiuri e Di Pierri: “Ad aggravare il tutto anche la stessa gestione dei soli buoni alimentari. Strumenti messi a disposizione dai Governi centrale e regionale nel lontano marzo per rispondere ad esigenze di necessità ed urgenza ma ancora, a Policoro, nella terza decade di maggio, non si riesce a portare a compimento. È solo grazie al lavoro silenzioso di tanti cittadini altruisti, alla Caritas, alla Croce rossa, alla Protezione civile ed alle varie associazioni, che molti nostri concittadini stanno riuscendo a limitare i danni economici e sociali e ad affrontare con dignità le ristrettezze dovute all’emergenza Covid19. A tutti loro va il nostro più sentito grazie”. E questa è stata la replica di Buongiono: “Il Comune ha accorpato gli importi di Buoni spesa della Protezione civile nazionale e della Social card regionale volutamente. Le linee guida del provvedimento della Giunta Bardi dicono espressamente che le somme possono essere impegnate per dare contributi tramite assegnazioni di buoni spesa o per generi alimentari e beni di prima necessità per le famiglie o per le utenze domestiche ma non per canoni e farmaci. Non si tratta, quindi, di un obbligo. E noi abbiamo dato priorità ai beni di prima necessità assegnando i buoni a chi aveva reddito zero o a chi aveva perso il posto di lavoro non beneficiando di alcun sostegno pubblico. E ciò anche perchè non avevamo una platea censita di quanti fossero i beneficiari. Abbiamo emanato, così, il primo avviso il 31 marzo scorso e, una volta stilata la graduatoria, abbiamo emesso buoni per oltre 300 famiglie per circa 110mila euro. Siccome, però, c'erano altri fondi residui e la Regione ha dato il 50% della Social card il 5 maggio, abbiamo emanato un secondo avviso per quanti non avevano fatto in tempo a presentare la domanda al primo o l'avevano presentata in ritardo o a chi era stato escluso per errori formali o a chi aveva un reddito familiare non superiore a 600 euro mensili. Esclusi quanti avevano beneficato del primo avviso. L'ufficio sta ora lavorando, tenendo conto delle difficoltà legate alle limitazioni derivanti dalle norme di sicurezza stabilite dai diversi decreti nazionali, alla graduatoria che uscirà proprio oggi. Perchè non abbiamo inserito le utenze nei due avvisi? Lo abbiamo fatto, ripeto, per privilegiare i beni di prima necessità. Ora, però, se rimarranno fondi e se riusciremo ad investire allo scopo parte del nostro capitolo di spesa sociale faremo un nuovo bando proprio dedicato a chi per morosità si potrebbe vedere staccare le utenze. Distacco, oltretutto, bloccato dall'Autorità di regolamentazione energia rete e ambiente sino al 17 maggio scorso. Aspettiamo anche di verificare, a proposito, cosa potrebbe essere deciso su scala nazionale e regionale”.
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