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giovedì 18 giugno 2020

SCANZANO JONICO. IL DRAMMA DELLA MAMMA DI UN RAGAZZO AUTISTICO


LORENZO NEL BOSCO DEL RIFUGIO ABBANDONATO "FARNETA", A NOEPOLI
ANNA E' LA FRAGILE-FORTISSIMA MADRE DI LORENZO, 13 ANNI, AUTISTICO. IERI E' STATA AL PRONTO SOCCORSO. UNA SPINTA DEL FIGLIO LE HA PROCURATO UNA FORTE CONTUSIONE LOMBARE. L'ABBIAMO TROVATA SDRAIATA, IMMOBILE, SUL DIVANO. “E' UNA VITA DIFFICILE QUELLA DELLA MADRE DI UN RAGAZZO CON AUTISMO – CI HA DETTO. SINO A QUANDO C'E LA SCUOLA ABBIAMO UN AIUTO, POI IL NULLA, TUTTO PESA SULLE SPALLE DELLA FAMIGLIA. MA QUANDO IO NON CI SARO' PIU' CHI SI PRENDERA' CURA DI LORENZO?”. ANNA, PROPRIO ATTRAVERSO IL NOSTRO BLOG E LA NOSTRA PAGINA FACEBOOK, HA LANCIATO, IL 4 MAGGIO SCORSO, UN APPELLO PER LA REALIZZAZIONE IN BASILICATA DI UN CENTRO DIURNO PER RAGAZZI COME LORENZO. COSA E' SUCCESSO DA ALLORA? LE RISPOSTE NELL'INTERVISTA SEGUENTE E NELLA  VIDEOINTERVISTA SULLA PAGINA FACEBOOK FILIPPO MELE GIORNALISTA CLICCANDO SUL LINK IN CODA ALL'ARTICOLO

Anna Padula è la mamma di Lorenzo, 13 anni, autistico. Ci occupammo di loro in un articolo-video il 4 maggio scorso . La troviamo sdraiata su un divano. Perchè?
Ieri ho avuto un piccolo incidente con Lorenzo. Lui è molto alto. Mi ha spinta e sono caduta con la schiena su un tavolino di legno, che si è rotto. Sono dovuta andare al pronto soccorso. Per fortuna ho solo un grande ematoma nella spalla. Ma non posso muovermi perchè il dolore è forte”.
Sono gli inconvenienti di chi deve accudire un ragazzo come Lorenzo...
Si. Tutto pesa sulle famiglie, 24 ore su 24. Causa Covid-19 le scuole sono state chiuse. L'assistenza specialistica che avevano detto che avremmo avuto a casa non è arrivata. Una operatrice a pagamento mi è costata 21 euro a ora, 84 euro al giorno. Una spesa che una famiglia con un solo reddito non può sopportare. Ora mio marito ha preso il congedo straordinario per assistere Lorenzo. Mi aiuterà tutto luglio e agosto. Per fortuna c'è questa possibilità che altri non hanno non avendo il posto fisso. Ma io non posso sopportare una spesa di 84 euro al giorno. Io ribadisco all'assessore regionale alla sanità, Rocco Leone, ed al consigliere regionale Pasquale Cariello di continuare a lavorare per la realizzazione di un centro diurno per disabili. Entrambi mi hanno contattato dopo il servizio del 4 maggio. Cariello mi ha telefonato, Leone mi ha mandato un messaggio privato dicendomi che ci vuole tempo. Volendo, però, le cose si possono velocizzare. Il problema non è solo di Anna Padula ma di tante mamme che vivono nella fascia Jonica e in Basilicata”.
Dopo l'articolo ed il video del 4 maggio, con migliaia di visualizzazioni, ti hanno contatto tante persone da tutta Italia...
Mi hanno chiamato in tante, madri di bambini piccoli o ragazzi come Lorenzo ed anche di persone ormai adulte. Si, quando vanno a scuola c'è un aiuto anche se spesso gli istituti non sono in grado di gestire questi ragazzi se diventano violenti. Ci vuole una stanza di contenimento. Spero che alla ripresa la scuola siano attrezzata”.
Il problema, però, è dopo il periodo scolastico. Tu ti preoccupi per il dopo.
Si non posso tenerlo in casa e non posso spendere quelle cifre”.
Intanto ti sei impegnata a costituire anche in Basilicata un gruppo in collegamento con un associazione nazionale. Ce ne vuoi parlare?
L'associazione si chiama Autismo in movimento. E' stata fondata da Antonio, padre di Gaetano, di Palermo. Il suo progetto è creare i “Villaggi della felicità”, centri diurni con all'interno case dei genitori che possono stare coi figli. Tipo un villaggio turistico. Io, però, mi sono arrabbiata in questo mese perchè ho scoperto...”
Cosa hai scoperto?
Il rifugio Farneta, a Noepoli, bellissimo, abbandonato. Sono entrata dentro poiché la recinzione è rotta. Tutto è stato vandalizzato. Peccato. Le strutture, allora, ci sono ma sono abbandonate. Magari una si potrebbe utilizzare come centro semiresidenziale per questi ragazzi. Ma ne ho scoperto anche un'altra”
A Policoro?
Si, è dietro il municipio. Una struttura bellissima, già pronta, utilizzabile da domani. E' stata realizzata dall'Anfass insieme a Leone, allora sindaco. Si chiama “Dopo di noi”. Serve per i disabili gravi quando i genitori non ci sono più. La nostra preoccupazione più grande. E' stata inaugurata nel 2016”.
E', quindi, aperta?
Mai stata aperta. C'è stato un finanziamento per farla funzionare ma nessuno ha partecipato al bando. Forse il budget era troppo basso”.
Allora, Anna, concludiamo con un ennesimo appello su questa struttura di Policoro. Cosa chiedi al sindaco Enrico Mascia?
Chiedo che la struttura nata come “Dopo di noi”, dato che non si può utilizzare per lo scopo originario, venga utilizzata, anche se momentaneamente, come centro diurno per i ragazzi ed adulti autistici. Anche per dare un aiuto a noi mamme che viviamo questa difficile condizione. Siamo stanche”. 

VIDEOINTERVISTA SULLA PAGINA FACEBOOK FILIPPO MELE GIORNALISTA CLICCANDO SUL SEGUENTE LINK:
https://www.facebook.com/FilippoMelegiornalista/videos/1028965917505589/.


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