PROCEDIMENTO PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLE BARRE DI ELK RIVER (FOTO AIN) |
TRECENTOVENTICINQUE I MILIONI DI EURO DA SPENDERE. DATA E CIFRA SONO NEL NUOVO PIANO “A VITA INTERA” ILLUSTRATO DA EMANUELE FONTANI, AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA SOGIN, LA SPA INCARICATA DELLO SMANTELLAMENTO DELLE EX CENTRALI ATOMICHE, NEL CORSO DI UNA GIORNATA DI STUDIO DELL'AIN (ASSOCIAZIONE ITALIANA NUCLEARE) DEDICATA ALLA CHIUSURA DEL CICLO NUCLEARE ITALIANO. MA LE SCORIE RADIOTTIVE, PUR SE SICURE, RIMARRANNO NEL SITO DI ROTONDELLA SINO A QUANDO NON SARÀ PRONTO IL DEPOSITO UNICO NAZIONALE.
ROTONDELLA - La data di
raggiungimento dello brownfield (termine che indica uno stato in cui
rifiuti sono in sicurezza nello stesso sito) dell'Itrec della Trisaia
e le risorse occorrenti sono contenute nel nuovo piano cosiddetto “A
vita intera” presentato dalla Sogin all'Autorità di Regolazione
per Energia Reti e Ambiente (ARERA) relativo ai nove ex centri
atomici italiani. Per quello lucano la data è stata anticipata di un
anno rispetto alla precedente previsione. “II nuovo Piano prevede
investimenti per 2.315 milioni di euro
nei prossimi 15 anni, con
i picchi maggiori tra il 2022 e il 2023 - ha spiegato Fontani. In
particolare, la previsione di spesa è di 37 min € per Bosco
Marengo (raggiungimento del brownfield entro quest'anno), 359 min €
per Garigliano (brownfield nel 2026), 313 min € per Latina (2027),
176 min € per Casaccia (2029), 245 min € per Trino (2029), 350
min € per Caorso (2031), 38 min € per Ispra (2034), 325 min €
per Trisaia (2035) e 472 min € per Saluggia (2035)”.
Investimenti sostanziosi
per rilanciare l'economia del post-covid. Tanto che la stessa Sogin è
oggi al centro dell'attenzione del mondo economico internazionale per
aver pubblicato il 14 luglio scorso una delle gare europee più
importanti in termini di investimento: quella da 128,5 min € per il
completamento delìimpianto Cemex di Saluggia (VC). Nella Giornata
dell'Ain, inoltre, altro spazio è stato dedicato a Rotondella con
l'intervento di Lucia Paradiso, task manager del sito Itrec, che ha
illustrato il progetto, autorizzato di recente dall’Autorità di
controllo ISIN (Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la
radioprotezione), per lo stoccaggio a secco del combustibile del
ciclo uranio-torio proveniente dalla centrale statunitense di Elk
River. L’attività prevede il trasferimento degli elementi di
combustibile presenti nella piscina dell’impianto all’interno di
appositi contenitori, denominati cask,
UN CASK |
che saranno stoccati,
anch'essi, nei depositi temporanei del sito in attesa della loro
futura sistemazione nel Deposito nazionale. Ma quest'ultima struttura
ci sarà mai?
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