È di oltre 8.500 euro il valore delle 199 banconote false sequestrate dal Nucleo di Polizia Economico - Finanziaria di Potenza a seguito di attività dirette a contrastare il fenomeno del cosiddetto “falso nummario”. Lo ha reso noto in un comunicato stampa il Comando provinciale delle fiamme gialle.
In tale contesto gli approfondimenti degli investigatori sono stati finalizzati a ricostruire l’intera filiera del falso, partendo anche dal singolo detentore di banconota contraffatta, per individuare le eventuali ipotesi di reato connesse, quali la truffa e il riciclaggio.
La “classifica” delle banconote false sequestrate vede tra i primi posti i tagli da 50 euro (93 banconote per un valore di 4.650 euro) e 20 euro (67 banconote per un valore di 1.340 euro) seguiti da quello da 100 euro (24 esemplari per un corrispondente valore pari a 2.400 euro); nelle restanti posizioni figurano le banconote con tagli da 10 euro (14 pezzi) e 5 euro (1 pezzo).
Non si registra invece la presenza di banconote da 200 e 500 euro.
Un significativo supporto alle indagini perviene anche dalle sinergie attuate con il Centro Nazionale Analisi (“C.N.A.”) della Banca d’Italia, che rimette periodicamente a questo Comando Provinciale le banconote già riconosciute false e sulle quali vengono esperiti approfondimenti investigativi utili a rilevare potenziali collegamenti con episodi criminosi che hanno interessato la provincia di Potenza.
Lotta alla criminalità economico - finanziaria e sicurezza in materia di circolazione dell’euro e degli altri mezzi di pagamento: sono queste le prerogative di legge affidate al Corpo per arginare l’immissione sul mercato di banconote e monete contraffatte, a tutela del corretto funzionamento dei mercati dei capitali e a salvaguardia della fiducia che il pubblico ripone nell’utilizzo della valuta.
Un comparto di specialità definito dal Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n. 177, nell’ambito della razionalizzazione delle funzioni di polizia e dei servizi strumentali, con il quale è stato affidato al Corpo il compito preminente della vigilanza del settore, affrontata nella duplice funzione di polizia economica e finanziaria e di polizia giudiziaria, quest’ultima volta alla ricerca, prevenzione e repressione dei correlati reati contro il patrimonio.
Contrastare la falsificazione dell’euro contribuisce ad accrescere l’affidabilità e la sicurezza della moneta unica, simbolo tangibile dell’unità europea.









