Visualizzazioni totali

domenica 1 marzo 2015

“LO SPORT TI DÀ AUTONOMIA”

L'INIZIATIVA. SE NE È PARLATO A POLICORO NEL CORSO DEL CONVEGNO: “I GIOCHI IN MAGNA GRECIA: L'ACCESSIBILITÀ PUÒ VINCERE”. SONO STATE NUMEROSE LE TESTIMONIANZE

EMILIO FRISENDA, CAMPIONE PARAPLEGICO DI NUOTO, RICORDA LA SUA STORIA

CONSUELO BATTISTELLI, NON VEDENTE A 18 ANNI, E' STATA UNA VERA FUORICLASSE NELLA CANOA

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 1.3.15

 


POLICORO – Rete turismo Italia Jonica, 46 aziende ricettive di Basilicata, Puglia e Calabria, ha lanciato la sua parola d'ordine: “Accessibilità”. Lo ha fatto in un convegno, “I giochi della Magna Grecia: l’accessibilità può vincere”, svoltosi nell'hotel Marinagri e conclusosi con la nomina di un Comitato promotore. In programma, un evento sportivo annuale indirizzato anche agli sport paraolompici. E ieri testimonianze della validità sociale, fisica, ed economica di queste discipline sono state portate dalla campionessa non vedente Consuelo Battistelli e dal campione paraplegico Emilio Rocco Frisenda. “La nostra mission – ha detto Antonello De Santis, presidente della “Rete” – è l'accessibilità. Significa dare visibilità al territorio offrendo un prodotto diversificato. Qui ci sono i Comitati Coni di Basilicata, Puglia e Calabria. Così, molte nazionali italiane paraolimpiche si alleneranno per Rio De Janeiro 2016 da noi. Gli impianti? In parte ci sono in parte tocca alle istituzioni adeguare quelli esistenti”. Il progetto è stato sostenuto anche da Roberto Vitale, portavoce del Comitato per il turismo accessibile presso l'apposito ministero: “Le strutture debbono essere aperte a chi è in carrozzella ma anche alle famiglie con bambini piccoli, agli anziani, a chi ha allergie ed intolleranze. Qui mi pare che ci sia attenzione alla qualità del prodotto turistico, una iniziativa encomiabile”. Concetto ribadito da Frisenda, bernaldese trasferitosi a Montescaglioso, campione italiano di nuoto nei farfalla 50 metri, e nello stile libero 100 e 200 metri, nel 2011 e 2012: “Una tendinite mi ha bloccato per le paraolimpiadi di Londra. Ma tenterò di andare a Rio con il paratriathlon. Una pala di escavatore mi rese paraplegico a 29 anni. Ma non mi ha abbattuto. Questa iniziativa è positiva: con lo sport si cerca l'autonomia. Noi vogliamo essere autonomi”. E non si è lasciata abbattere dalla retinite pigmentosa che la rese cieca a 18 anni, Battistelli, nata a Mantova ma residente a Bologna, già campionessa italiana di canoa ed ora vicepresidente del Comitato italiano paraolimpico Emilia Romagna: “Ho firmato a Matera il manifesto per la candidatura a capitale europea della cultura 2019 ed oggi sono qui per un progetto in cui cultura, sport e accessibilità vanno di pari passo. Ma tutto deve essere fatto con criterio ascoltando la voce degli interessati”. Durante i lavori del convegno è stato assicurato il servizio di interpretariato in Lis (Lingua italiana dei segni).

Nessun commento:

Posta un commento