POLICORO. L'UOMO VIVEVA A GINOSA MA LA
SORELLA RISIEDE IN UNA ZONA RURALE VICINO A TURSI
DA SEI MESI NESSUNA TRACCIA DI SAVERIO
SANSOLINO. “LIBERA” NON DEMORDE
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 8.5.15
POLICORO – Un
uomo di 52 anni, Saverio Sansolino, è scomparso da sei mesi, da
Ginosa (TA). E ieri, nella sesta ricorrenza del fatto di cronaca, i
coordinamenti provinciali di Matera e di Taranto dell'associazione
antimafia Libera hanno diramato un comunicato congiunto dal titolo
“Dov’è Saverio Sansolino?” La necessità di estendere
l'appello anche alla Basilicata è derivato dal fatto che l'uomo ha
l'unica sorella, Giustina, che vive, da 35 anni, nella zona rurale
tra Policoro e Tursi. E Sansolino aveva moltissimi rapporti con la
gente ed il territorio dei due centri lucani. Oltretutto, la sua
ultima telefonata, 15 minuti dopo essersi allontanato da casa, è
stata agganciata ad una cella di Pisticci. L'auto su cui è salito il
giorno della sua scomparsa, dunque, era diretta da Ginosa al
Metapontino. Ma ecco Libera: “Sono passati sei mesi dalla scomparsa
di Sansolino. I suoi ultimi movimenti furono ripresi dalla telecamera
della sua villa, a Ginosa, mentre usciva di casa frettolosamente e
non da solo. Poi, due mesi dopo, da un bancomat di via Plateja, a
Taranto, furono prelevati 90 euro con la sua carta di credito. Fu
Saverio a prendere i soldi? O le persone che il 7 novembre lo
andarono a prendere a casa? Dov’è Saverio? È scomparso
volontariamente o lo hanno fatto sparire? E in questo caso quale
conto ha dovuto pagare? A queste e a tante altre domande non c’è
risposta. In attesa del lavoro degli inquirenti vogliamo continuare a
chiederci cosa si nasconde dietro questa scomparsa perché non si
spengano le luci su di essa”. Cosa che non vuole anche la sorella
Giustina, a lui molto legata: “Il video che ha ripreso mio fratello
uscire l'ultima volta dalla sua casa riprende anche una persona in
viso. Il video è stato consegnato ai carabinieri del Gruppo
investigativo di Taranto ed al pm Enrico Bruschi. Ma ancora senza
esito. Saverio era sposato, con due figli adulti, e separato. Faceva
il capo cantoniere della Provincia di Taranto. Io temo il peggio per
lui anche se, da stipendiato, non aveva grandi possibilità
economiche e, quindi, non poteva avere nemici. Aveva avuto problemi
nella separazione con un sua ex ma ora viveva da due anni con un
nuova compagna, anche lei alla sua ricerca. Se qualcuno sa qualcosa
può riferirla ai carabinieri od a me stessa od a Libera di Matera o
di Taranto. Ma sono pessimista anche perchè a Ginosa ho verificato
una omertà da tagliare a fette”.
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