LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 14.5.15
SCANZANO JONICO - “No, non ho
intenzione di smettere. Da martedì mattina non mangio, non bevo e
non prendo le medicine. Ma non mi arrendo. Voglio certezze per un
lavoro”. Lo ha detto ieri, alle 13, Vincenzo Santarcangelo, 41
anni, divorziato, con due figli minori, operato al cuore, incatenato
nella sua utilitaria. “Ho trascorso la notte tra martedì e
mercoledì qui dentro. Faceva freddo. Ma continuerò. Ho dovuto
trasferirmi dall'atrio del municipio a davanti all'ingresso, in auto,
perchè alcune mamme avrebbero protestato per la mia presenza. I
bambini, scendendo dal piano superiore, dove sono ubicate alcune
classi delle scuole elementari, potrebbero essere turbati dal vedermi
in catene. Ed eccomi qua. Continuerò”. Santarcangelo sa che non
assumendo i farmaci dopo l'intervento al cuore da lui subito rischia
la vita: “Lo so, ma voglio decidere io quando morire. Non deve
deciderlo lo Stato per me”. Ieri, altresì, lo abbiamo visto
parlare col sindaco Salvatore Iacobellis. C'è qualche spiraglio
nella sua vicenda? “No, nessuna soluzione. Sino a quando non ce ne
sarà una continuerò”.
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