L'IMPRENDITORE
HA OMESSO DI DICHIARARE I PROVENTI DEL SUO BUSINESS PER 2,5 MILIONI
DI EURO EVADENDO L'IVA PER 535MILA EURO
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 6.9.16
POLICORO – Importava auto usate tedesche, spesso intestandole direttamente a lui, e le rivendeva o a privati o tramite altri rivenditori del settore. Ma si è dimenticato per due annualità di presentare la denuncia dei redditi o l'ha presentata, per altre due, in maniera difforme. Così, la Guardia di Finanza della locale Compagnia ha denunciato un imprenditore del posto che ha omesso di dichiarare i proventi del suo business internazionale pari a 2,5 milioni di euro evadendo l'imposta sul valore aggiunto per 535mila euro. Insomma, i finanzieri del centro jonico, agli ordini del maggiore Antonio Taccardi, hanno “pizzicato” un altro dei “furbetti” del mercato delle auto usate di importazione fiorente soprattutto in Germania. “Furbetti” che, ogni tanto, ritornano. La denuncia in questione è stata effettuata a conclusione di una complessa verifica fiscale. Le operazioni ispettive degli uomini della Compagnia “Pistone” hanno preso le mosse a seguito di una preliminare analisi di rischio che, anche grazie alle risultanze delle banche dati in uso alle Fiamme Gialle, ha consentito di rilevare anomalie tra i volumi degli acquisti intracomunitari effettuati ed i dati contenuti nelle dichiarazioni fiscali. L’impresa di Policoro, infatti, verificata per gli anni 2011 e 2012, aveva presentato le dichiarazioni compilando solo i quadri generali privi di importi mentre aveva completamente omesso l’adempimento dichiarativo per i successivi periodi d’imposta 2013 e 2014. La ricostruzione del volume d’affari conseguito, resa particolarmente difficile dall’inesistenza delle scritture contabili, è stata possibile grazie ai rilevamenti effettuati presso il Pubblico registro automobilistico ed a controlli incrociati presso le agenzie che hanno curato le immatricolazioni in Italia delle vetture acquistate all’estero. Il titolare della ditta, così, è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Matera con le accuse di infedele ed omessa dichiarazione. C'è da evidenziare, infine, che l’attività operativa, inquadrata nell'azione di servizio della Guardia di Finanza nel settore della tutela delle entrate statali, ha permesso anche di porre fine alla concorrenza sleale praticata nei confronti delle altre imprese che operano correttamente nel settore delle auto di importazione.
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