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I RIFIUTI RADIOATTIVI SONO SPARSI IN 24 DEPOSITI TEMPORANEI D'ITALIA,
ITREC DELLA TRISAIA COMPRESO
Deposito temporaneo di rifiuti radioattivi all'Itrec di Rotondella |
LA
GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 27.2.17
ROTONDELLA
- “Per
giungere allo smaltimento dei nostri rifiuti radioattivi è
attualmente in corso la procedura, comprendente anche la relativa
tempistica, per la localizzazione del Deposito unico nazionale delle
scorie nucleari”. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca
Galletti, in audizione nei giorni scorsi alla Commissione Ambiente
del Senato. Una dichiarazione che, tradotta dal politichese,
significa che ci vorranno tempi lunghi per la pubblicazione della
Cnapi (Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee) propedeutica
alla ubicazione della struttura che dovrebbe raccogliere tutti i
rifiuti radioattivi del Belpaese. Rifiuti oggi disseminati in ben 24
siti temporanei in diverse regioni tra cui la Basilicata con il suo
centro atomico Itrec dismesso della Trisaia. Ma ecco altre
dichiarazioni sull'argomento del titolare del dicastero all'Ambiente:
“In attuazione della direttiva Euratom, i ministeri competenti
hanno in corso anche la procedura finalizzata alla definizione del
Programma Nazionale per la gestione del combustibile esaurito e dei
rifiuti radioattivi, nell'ambito della quale è stata avviata anche
la procedura di Valutazione ambientale strategica. Al momento è
ancora in corso la preparazione del Rapporto Ambientale necessario
per avviare la fase di consultazione pubblica sia del citato Rapporto
sia del Programma Nazionale in modo che nei prossimi mesi i cittadini
possano disporre di tutte le informazioni utili a meglio comprendere
e valutare le strategie del Governo”. Solo a seguito di tale
consultazione pubblica, potrà essere pubblicata la Cnapi già
predisposta dalla Sogin spa, la società pubblica incaricata, già
consegnata il 20
luglio 2015 al Governo.
Galletti: “Il successivo processo partecipativo che avrà inizio
dalla pubblicazione della “Carta” culminerà con il seminario
nazionale, nel corso del quale verranno approfondite tutte le
problematiche e gli aspetti tecnici relativi al Deposito. Si giungerà
poi all'istruttoria finale di approvazione della Cnai (Carta
nazionale delle aree idonee), sulla cui base potranno essere
formulate le dichiarazioni di interesse da parte delle
amministrazioni regionali interessate ad ospitare la struttura e
propedeutiche agli approfondimenti tecnici di dettaglio, della durata
di quindici mesi, e all'individuazione del sito definitivo, secondo
le dettagliate e tassative procedure definite dalla legge”.
APERTA DALLA UNIONE EUROPEA UNA PROCEDURA DI INFRAZIONE SULL'ITALIA DAL 28 APRILE 2016
ROTONDELLA
– L'Unione Europea ha aperto una procedura di infrazione sulla
gestione dei rifiuti radioattivi nel nostro Paese il 28 aprile del
2016. Il pressing di Bruxelles riguardava il Programma Nazionale
inviato alla Commissione un anno fa, in ritardo rispetto alla
scadenza dell'agosto 2015. Il testo, oltretutto, sollevò dubbi da
parte dell'esecutivo comunitario, che decise, pertanto, l'apertura
della procedura di infrazione. Già allora si disse che il piano
italiano doveva essere sottoposto ad una consultazione pubblica e
alla Valutazione ambientale strategica (Vas), come previsto dalle
regole dell'Unione. Programma Nazionale e Vas, a sentire il ministro
dell'ambiente Gian Luca galletti, ancora in corso. L'obbligo di
presentare alla Commissione europea il citato Programma deriva da una
direttiva del 2011 che ha come scopo una gestione sicura e
responsabile dei rifiuti radioattivi.
Considerando il sito di stoccaggio più grande del mondo (sellafield, UK) non capisco perché non venga individuato un sito nazionale all'interno di una delle centrali nucleari presenti sul territorio nazionale
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