INCENDIO DOLOSO. INDAGA
LA POLIZIA DI STATO
Il furgone Citroen distrutto dalle fiamme |
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 9.3.17
SCANZANO JONICO – Una città violenta. Ancora una
vicenda di cronaca nera. Uno stillicidio che rischia di provocare una
pericolosa assuefazione nella popolazione. Alle 22.30 di martedì
scorso, infatti, l'ennesimo incendio di un veicolo, il terzo in poche
settimane. Tutti avvenuti “col favore” delle tenebre. Un rogo
sicuramente doloso. I residenti di via Albino Pierro, nella zona
Scanzano Due, quella dove è ubicato il municipio, non distante dalla
piazza in cui il 30 ottobre scorso fu data alle fiamme l'auto dell'ex
sindaco Salvatore Iacobellis coinvolgendone altre tre, hanno udito un
fortissimo colpo. Poi hanno visto le fiamme sprigionarsi da un
furgone Citroen parcheggiato davanti all'ingresso della scuola
materna. Il rogo ha semidistrutto il mezzo di proprietà di un
commerciante interessando soprattutto il vano motore. Sul posto i
Vigili del fuoco del Distaccamento di Policoro ed una volante della
Polizia di Stato del Commissariato del vicino centro del Metapontino.
I primi, dopo aver spento l'incendio, hanno cominciato a studiare il
mezzo per verificare le modalità di innesco delle fiamme. I secondi
hanno sentito il proprietario del veicolo commerciale ed altri
testimoni. In via Pierro, attorno alle 23, ancora si respirava il
fumo acre della plastica bruciata che si attacca alla gola ed alcuni,
pochi, curiosi. Scene già viste, purtroppo, nel Comune più giovane
del Materano, il più assediato dalla criminalità organizzata o meno
che sia e l'unico a non avere più, da quattro anni, un presidio
fisso delle forze dell'ordine a tutela della sicurezza e
dell'incolumità pubblica dopo l'abbandono da parte della Polstato.
Si disse, per motivi di risparmio erariale. Ed al temine degli
accertamenti peritali e delle acquisizioni testimoniali, continuati
anche nella giornata di ieri, la conferma: incendio senza ombra di
dubbio doloso. Nei pressi del veicolo semidistrutto, infatti, è
stata rinvenuta una bottiglia di plastica usata per gettare il
liquido infiammabile misto tra benzina e gasolio sul cofano del mezzo
preso di mira. E' bastato, poi, un fiammifero per completare
l'attacco malavitoso. Gli uomini del Commissariato di Policoro, agli
ordini del vice questore aggiunto Roberto Cirelli, indagano, come
suol dirsi, a 360 gradi. Nessuna pista è esclusa ma pare poco
probabile, al momento, quella legata alla criminalità organizzata od
al racket delle estorsioni.LADRI IN CAMPAGNA. AZIENDA AGRICOLA SVUOTATA DEI MEZZI
SCANZANO JONICO – La Polizia di Stato sta indagando su un furto in una azienda agricola avvenuto nella notte tra lunedì e martedì scorsi. I malviventi, probabilmente una banda specializzata in questo genere di “lavori”, hanno portato via, tra l'altro, un trattore, una motrice ed un escavatore. Con quest'ultimo mezzo i “soliti ignoti” si sono fatti strada nelle recinzioni a protezione dell'azienda. Gli investigatori ritengono che, sicuramente, quanti hanno messo a segno il colpo avessero, quantomeno, una “talpa” al loro servizio. Troppo sicuri nei movimenti per non conoscere la struttura aziendale. Una decina di persone incappucciate riprese dalle telecamere che hanno evitato, accuratamente, i punti coperti dal sistema di allarme.
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