SONO QUELLI DEL REDDITO MINIMO DI INSERIMENTO (RMI) E DEI TIROCINI DI INCLUSIONE SOCIALE (TIS). E GI ADERENTI ALLE SIGLE SINDACALI USB E CUB HANNO PROTESTATO DI NUOVO, A POTENZA, DAVANTI AL PALAZZO DELLA REGIONE. INTANTO, INTERVIENE IN LORO FAVORE IL CONSIGLIERE COMUNALE DI POLICORO, RUBEN STIGLIANO. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE E LA NOTA DI ALLEANZA PER POLICORO
FOTO TGR BASILICATA |
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Ci sono lavoratori in Basilicata di serie B. Sono quelli del Reddito minimo di inserimento (RMI) e dei Tirocini di inclusione sociale (TIS). Si tratta di 1.973 persone, madri e padri di famiglia, che da anni sono in servizio nei 131 comuni della regione. Ma senza lo stipendio e i diritti degli altri loro colleghi di serie A. “Guadagnano”, infatti, 580 euro al mese e non hanno diritto a malattia, maternità, ferie, contributi pensionistici. Così le sigle sindacali Usb e Cub stanno portando avanti da qualche mese la lotta per la stabilizzazione e la dignità di questi lavoratori. Oggi, ad esempio, a Potenza, in circa 100, provenienti da tutta la Regione, hanno sfilato in corteo, da via del Gallitello, per raggiungere il palazzo della Regione urlando tutta la loro rabbia. Oltretutto, nelle scorse settimane, il presidente della Regione, Vito Bardi, aveva assunto impegni precisi con loro. Ma oggi il governatore era a Berlino, alla fiera Fruit Logistica. Così i manifestanti hanno incontrato il capo di gabinetto, Michele Busciolano, che ha riconfermato gli impegno di Bardi. In particolare per quel che riguarda la possibilità di cumulo tra gli “stipendi” dei lavoratori Tis e Rmi con il Reddito di cittadinanza. Ma la battaglia vera, quella per la stabilizzazione e la dignità, sarà ancora lunga.
FONTE ALLEANZA PER POLICORO
CARLO RUBEN STIGLIANO: "LA REGIONE BASILICATA DIA DIGNITA' AI LAVORATORI RMI E TEC (EX TIS)"
“La Regione Basilicata dia dignità ai lavoratori RMI (reddito minimo di inserimento) e TEC (ex TIS) interessandosi delle loro sorti, dando risposte certe”. E' quanto dichiara il consigliere comunale di Policoro, Carlo Ruben Stigliano, capogruppo di Alleanza per Policoro, gruppo che sostiene l'attuale amministrazione comunale guidata dal Sindaco Enrico Bianco. “E' dal 2017 che queste persone prestano, a vario titolo, la loro professionalità a tutti i comuni lucani, sottodimensionati dal punto di vista dell'organico; ed è anche grazie a loro se oggi gli stessi comuni riescono a garantire servizi essenziali ai cittadini e utili a tutta la collettività”. “Nel nostro comune sono presenti circa 20 persone inquadrate tra reddito minimo di inserimento e TEC.
Quello che è accaduto in questi anni è paradossale, parliamo di lavoratori che in alcuni casi stanno svolgendo lavori similari ai dipendenti comunali tradizionali, pur percependo uno stipendio di circa 500 euro e senza oneri previdenziali”. “Per questa ragione questi contratti è come se fossero una sorta di “sfruttamento legalizzato”. “La Regione Basilicata governata dal centrodestra che culturalmente dovrebbe ispirare le proprie azioni politiche verso il concetto di meritocrazia, metta in campo politiche lontane dalle vecchie logiche utilizzate in questa regione dal centrosinistra il quale per più di un trentennio ha contribuito ad addormentare il popolo lucano con l'assistenzialismo”.
“Il presidente Bardi dia un sussulto alla sua azione amministrativa e pensi in maniera seria al futuro di queste famiglie dando loro dignità e rendendole libere, perchè come diceva un proverbio cinese “dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita”.
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