RILEVATE 308 IRREGOLARITÀ PENALI ED AMMINISTRATIVE. CHIUSI 2 STUDI.
DEFERITI ALL’AUTORITÀ GIUDIZIARIA 51 PROFESSIONISTI. MA COSA HANNO RILEVATO I
MILITARI DEL NAS? QUALI LE IRREGOLARITÀ? PERCHÉ LE DENUNCE E LE 2 CHIUSURE? NON
EVIDENZIATI, TUTTAVIA, I NUMERI REGIONE PER REGIONE E, QUINDI, ANCHE QUELLI
RELATIVI SPECIFICATAMENTE ALLA BASILICATA. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE
FONTE MINISTERO DELLA SALUTE
SERVIZI SANITARI. CARABINIERI NAS: CONTROLLI A MEDICI DI FAMIGLIA E PEDIATRI CONVENZIONATI, RILEVATE 308 IRREGOLARITÀ E CHIUSI DUE STUDI
I Carabinieri
dei NAS, nell’ultimo periodo, di concerto con il Ministero della Salute,
hanno effettuato una intensa attività di controllo, su tutto il territorio
nazionale, presso gli studi medici di medicina generale e dei pediatri di
libera scelta, al fine di accertare la presenza del medico nello studio nei
giorni e negli orari comunicati all’ASL e svolgere una verifica generale sulla
corretta conduzione dell’ambulatorio.
Sono stati ispezionati complessivamente 1.838 studi di Medici di Medicina
Generale e pediatri convenzionati, dei quali 251 hanno evidenziato non
conformità (pari a ca. il 14%), rilevando 308 tra irregolarità penali ed
amministrative.
Le non conformità più frequenti, pari al 65% delle violazioni contestate, hanno
riguardato carenze igienico/strutturali degli ambienti destinati alle visite,
come la presenza di attrezzature non idonee all’uso medico, impiego di locali
diversi da quelli dichiarati o privi di sufficiente areazione. Tali
irregolarità sono state oggetto di segnalazione alle Autorità Sanitarie locali
per il ripristino delle condizioni di regolarità.
Sebbene la maggioranza degli studi controllati abbia offerto una corretta
erogazione dei servizi ai propri assistiti, gli accertamenti dei NAS
hanno consentito l’emersione di alcune situazioni illecite che hanno
determinato il deferimento all’Autorità giudiziaria di complessive 51 figure
mediche e amministrative.
Tra queste, 3 medici sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria poiché
ritenuti responsabili di aver falsamente attestato, all’Azienda Sanitaria
Territoriale, l’esecuzione di visite e prestazioni domiciliari o presso case di
riposo nei riguardi dei propri mutuati, risultati nella realtà mai svolti,
ricevendo indebitamente il rimborso delle prestazioni dichiarate.
Presso due studi medici, il NAS di Catania ha scoperto la redazione di
prescrizioni mediche attraverso il portale on-line eseguite da parte dei
collaboratori di segretaria, in assenza dei medici titolari degli studi, mentre
il NAS di Perugia ha deferito un medico per il rilascio di prescrizioni
di farmaci rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale con false indicazioni
della data.
I controlli hanno determinato, inoltre, il sequestro complessivo di oltre 650
confezioni di farmaci scaduti di validità. Altresì, presso due ambulatori in
provincia BAT, i rispettivi medici detenevano decine di confezioni di
medicinali prive di bollino, la cui destinazione è in corso di accertamento per
appurare eventuali finalità connesse con l’illecito rimborso dei farmaci in
danno del servizio sanitario pubblico.
Nel corso della campagna di controlli, 2 sono stati i provvedimenti di
sospensione all’utilizzo di studi medici emessi in provincia di Catania e
Reggio Calabria per mancanza di abitabilità e allestimento di altre attività
mediche non autorizzate.
Nessun commento:
Posta un commento