L’AMORE PER LA PROPRIA CITTÀ, GLI ASSI PROGRAMMATICI, I RISVOLTI ALLA REGIONE DALLA SUA EVENTUALE ELEZIONE A SINDACO, NESSUN CARICO
PENDENTE CON LA GIUSTIZIA, NESSUN CONFLITTO AMMINISTRATIVO CON IL COMUNE,
DISPONIBILE A PUBBLICARE SU FACEBOOK VISURA GIUDIZIARIA E DENUNCIA DEI REDDITI.
DI SEGUITO L’INTERVISTA INTEGRALE
SCANZANO JONICO – La decisione è stata tribolata ed assunta in extremis ma alla fine Pasquale Cariello, 31 anni, consigliere regionale della Lega, ha fatto quel che aveva in animo: candidarsi a sindaco della città del Metapontino. Questa è la prima intervista rilasciata dopo che la sua coalizione, Scanzano rinasce, centrodestra più civici, ha accolto alla unanimità la sua candidatura.
Cariello decisione difficile ma alla fine tutti contenti lei e quelli di Scanzano rinasce sull’orlo di una crisi di nervi dopo la defaillance di Mario Altieri…
“Nessuna decisione difficile. Amo la politica ed il mio paese e farò ogni sforzo per farlo rinascere a nuova vita, nel rispetto di tutti, avversari politici compresi. Da qui la mia decisione. La squadra è già pronta e ci impegneremo al massimo per giungere alla vittoria”.
Su quali assi programmatici chiederà i voti ai suoi concittadini?
“Politiche giovanili: associazionismo, integrazione culturale ed economica, lotta alle devianze. Arredo urbano, infrastrutture rurali, attenzione alle frazioni. Turismo, con il rilancio del lungomare e delle attività connesse al settore. Bandiera blu nel 2024. Artigianato e zona industriale da spingere al massimo. Agricoltura già al top per la commercializzazione dell’ortofrutta ma da seguire con attenzione e dedizione”.
Se eletto sindaco, tuttavia, dovrà dimettersi dalla Regione. Problemi per la tenuta della Giunta del presidente Vito Bardi?
“E’ una risposta che le darò subito dopo il 15 maggio. Quando, cioè, conosceremo i risultati delle elezioni al Comune di Scanzano Jonico. Allora potrò darle una risposta compiuta”.
Appena uno alza la testa subito gli avversari puntano il dito: Cariello ha una condanna per abuso d’ufficio ed è indagato per associazione mafiosa.
“L’indagine nei miei confronti della Direzione distrettuale antimafia è stata chiusa dalla Procura di Potenza nel novembre scorso perché i fatti non sussistono. Nella vicenda familiare in cui ero indagato dal tribunale di Matera sono stato assolto con formula piena. Assicuro di non avere alcun problema giudiziario che possa inficiare la mia candidatura e la mia eventuale elezione”.
Non ha neanche conflitti amministrativi suoi e dei suoi familiari con il Comune di Scanzano Jonico?
“Nessun conflitto”.
E’ disponibile a pubblicare sulla sua pagina Facebook la visura giudiziaria, il certificato dei carichi pendenti e la denuncia dei redditi?
“Si. Mi impegno a farlo. Per garantire la massima trasparenza”.
Nessun commento:
Posta un commento