IL CAMICE BIANCO, OGGI 63ENNE, BLOCCO’ UNA INFERMIERA IN UNA STANZA E CERCO’ DI BACIARLA SULLA BOCCA. MA IL BACIO FINI’ SULLA GUANCIA PER LA PRONTA TORSIONE DELLA DONNA. DA QUI UN COMPLESSO ITER PROCESSUALE SINO ALLA SENTENZA DELLA SUPREMA CORTE. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE
FONTE ANSA.IT
LA BLOCCA E BACIA SULLE GUANCE, NON BASTA CONDANNA A SEI MESI
CASSAZIONE ACCOGLIE RICORSO PG GENOVA CONTRO SCONTO A MEDICO
ROMA, 17 APR - Non si può parlare di violenza sessuale tentata e non portata a compimento nel caso in cui, solo per la resistenza opposta dalla vittima, il bacio che si voleva a forza imprimere sulla bocca della parte lesa finisce invece sulle guance.
Lo sottolinea la Cassazione.
Gli
'ermellini' hanno infatti accolto il ricorso del Procuratore generale di Genova
contro lo sconto di pena fatto a un medico - già condannato per precedenti
dello stesso tipo a due anni di carcere dalla Corte di Appello di Firenze - che aveva chiuso la porta della stanza dove si trovava
l'infermiera che lo aiutava negli interventi chirurgici, e aveva preso tra le
mani la testa della donna cercando di baciarla sulle labbra. Solo la pronta
torsione della donna aveva evitato che le mire del dottore, originario della
Basilicata, andassero a segno.
In primo grado, il camice bianco, oggi 63enne, era stato
condannato dal Tribunale di La Spezia, nel settembre 2019, per violenza
sessuale consumata, seppur di lieve entità, a una pena di un anno e otto mesi
di reclusione.
Dopo, però, la Corte di Appello di Genova - sentenza del
12 ottobre 2021 - aveva ridotto la condanna a soli sei mesi e 20 giorni con
sospensione condizionale della pena, reputando che il fatto commesso dal medico
"non avesse integrato il reato di violenza sessuale ma solamente l'ipotesi
tentata di esso".
Contro questo sconto, il Pg del capoluogo ligure ha
protestato in Cassazione facendo presente che "anche il semplice bacio
dato sulla guancia della persona offesa, laddove questa non sia consenziente,
integra gli estremi del delitto di violenza sessuale consumato e non solamente
tentato, avendo la condotta dell'imputato interessato una zona erogena del
soggetto passivo del reato ed essendo la condotta posta in essere chiaramente
finalizzata a compromettere il bene della libertà sessuale". Gli
'ermellini' hanno condiviso la tesi del Pg di Genova di disposto l'annullamento
con rinvio della sentenza con lo sconto per una nuova valutazione del caso.
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