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mercoledì 26 aprile 2023

RICICLAGGIO DI SOLDI SPORCHI DA CORRUZIONE, CONCUSSIONE, ESTORSIONE, RAPINE, USURA. IN BASILICATA LE SEGNALAZIONI DI OPERAZIONI IN CONTANTE SOSPETTE NEL SECONDO SEMESTRE 2022 SONO STATE 530 CONTRO LE 396 DELLO STESSO SEMESTRE 2021

CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ECONOMICA ATTIVA SUL TERRITORIO REGIONALE. IL DATO EMERGE DALL’ULTIMO “QUADERNO DI ANTIRICICLAGGIO” DELL’UIF (UNITÀ DI DI INFORMAZIONE FINANZIARIA) DI BANCA D’ITALIA. DI SEGUITO LA NOTIZIA INTEGRALE

FONTE LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 
FONTE LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

FONTE LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Soldi sporchi. Sono così definiti quelli che vengono sottoposti a riciclaggio. Provenienti, quindi, da quali “pratiche”? Facile dirlo. Corruzione, concussione, rapine, truffe, usura, estorsione. Così, lo Stato ha messo a punto un sistema di segnalazioni da parte di banche, unità finanziarie e Poste Italiane delle operazioni in contante sospette. Così, in Basilicata, secondo i grafici pubblicati da La gazzetta del Mezzogiorno del 24 aprile scorso tali segnalazioni sono passate dalle 396 del secondo semestre del 2021 alle 530 dello stesso semestre 2022. Su base provinciale esse sono state a Matera rispettivamente 141 e 178, a Potenza 255 e 352. I dati sono contenuti nell’ultimo «Quaderno dell’antiriciclaggio» dell’Uif (Unità di informazione finanziaria di Banca d’Italia). Quindi, sono ufficiali.

Ma quale il monte euro totale di queste segnalazioni? Sempre secondo l’Uif per la Basilicata si tratterebbe di 1 milione di euro.

Cosa significano queste cifre? Così, alla Gazzetta, nell’articolo "Soldi sporchi", 24 aprile 2023, a firma Marisa Ingrosso, ha spiegato il professore Emanuele Fisicaro, presidente Cseac - Centro Studi Europeo Antiriciclaggio & Compliance “Piero Vigna”, e riconosciuto esperto di Diritto penale commerciale: “I dati rilevano come ci sia un aumento della criminalità e non della criminalità comune bensì di una criminalità economica organizzata. Due cose sono da evidenziare. Se aumentano le segnalazioni significa che siamo dinanzi a una crescita criminale. L’articolo 35 della legge 231 del 2007 (che attua la direttiva 2005/60/CE sulla prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività illecite; ndr), dice che i destinatari della norma hanno l’obbligo giuridico di inoltrare la segnalazione quando sanno o hanno il ragionevole motivo di sospettare che c’è riciclaggio. Quindi se io banca faccio la segnalazione è perché c’è, quantomeno, questo sospetto. Ricordiamo che il riciclaggio è una condotta penalmente rilevante che serve a occultare e immettere nel mercato, facendolo rientrare “pulito” nel sistema criminale, il denaro riveniente da attività illecite come l'usura, l'estorsione, la truffa e altre. Perciò, se io ho segnalazioni di operazioni sospette, significa che c'è un aumento di criminalità e non da reati contro la persona ma contro il patrimonio. Significa che c’è una criminalità economica organizzata sul territorio. Non è organizzata di stampo mafioso o di natura semplice, c’è quell’aggettivo perché è “economica”, ovvero qui si cerca di togliere, sottrarre, dal territorio – ha concluso Fisicaro - sul piano economico».

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