SALVATORE SCARCIA CONDANNATO A 9 ANNI MA RIMESSO DA IERI IN LIBERTÀ. LE CONDANNE E LE ASSOLUZIONI PER TUTTE LE ALTRE PERSONE COINVOLTE NELL'OPERAZIONE. LEGGI LA NOTIZIA INTEGRALE
SALVATORE SCARCIA (FOTO FILIPPO MELE) |
Niente associazione mafiosa per tutti gli imputati della Operazione Faust, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria contro, per l’accusa, la cosiddetta cosca di ‘ndrangheta dei “diavoli”. Lo ha deciso il tribunale di Palmi nella serata di ieri al termine del processo di primo grado. L’Operazione, scattata con un maxiblitz nella notte del 18 gennaio del 2021 portò all’arresto di 49 persone, in Calabria e Basilicata, accusate, a vario titolo, di Associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico-mafioso, traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi, tentato omicidio, usura e procurata inosservanza di pena. Faust fece scalpore perché fu coinvolto anche il sindaco di Rosarno, Giuseppe Idà, finito ai domiciliari con l'accusa di scambio elettorale politico mafioso. Successivamente il Comune fu sciolto proprio per presunte infiltrazioni mafiose. Ieri, invece, il tribunale di Palmi ha escluso il reato associativo e Idà è stato assolto con l’allora consigliere di maggioranza Giuseppe Scriva.
Ma ecco le altre decisioni del collegio giudicante come riportate da lagazzettadelsud.it: “Sono sedici le condanne comminate dal Tribunale: Angelo Caccamo è stato condannato a 2 anni e sei mesi di reclusione, Raffaele Cammarere 3 anni, Cono Rocco Fusca 6 anni, Sergio Gambardella 13 anni, Giovanni Grasso 3 anni, Pasquale Minella 7 anni, Biagio Moretto 3 anni e quattro mesi, Angela Pace 13 anni e sei mesi, Giuseppe Pace 28 anni, Domenico Pepè 14 anni e un mese, Marco Petrini 1 anno e otto mesi, Domenico Pisano 7 anni, Salvatore Pisano 5 anni, Salvatore Scarcia (di Policoro. ndr) 9 anni, Rosa Sica 1 anno, Giuseppe Spada (di Bernalda, ndr) 5 anni e quattro mesi.
Quanto a Scarcia, difeso dagli avvocati Maria Rosaria Malvinni ed Armando Veneto, va precisato che dopo la sentenza è stato rimesso in libertà. “Il pm – ha reso noto l’avv. Malvinni - aveva chiesto anni 19 di detenzione accusando il nostro assistito di essere il promotore di un’associazione operante in Basilicata, con il ruolo di sovrintendere alle negoziazioni per il procacciamento e la successiva vendita di sostanza stupefacente al fine di agevolare la cosca dei Pisano detti comunemente “ i diavoli”. Il nostro assistito, invece, è stato assolto con formula piena “per non aver commesso il fatto” dal reato di associazione mafiosa. Con l’assoluzione Scarcia, essendo ristretto esclusivamente per il reato associativo e non detenuto per altro, è stato immediatamente scarcerato e rimesso in libertà nella stessa serata di ieri”.
Lo stesso tribunale di Palmi “oltre a Idà e all’ex consigliere comunale Scriva, che rispondevano di scambio elettorale politico-mafioso e per i quali erano stati chiesti 13 anni di carcere, ha assolto – come ha riportato ancora lagazzettadelsud.it - anche Antonio Ferrinda, Salvatore Antonio Dimonte (di Bernalda, ndr), Giuseppe Iannaci, Stefano Iannaci, Francesco Pisano, Vincenzo Porcelli (di Bernalda, ndr), Mattia Ligato, Giuseppe Messina e Bruno Pisano”.
Tra pe persone arrestate nel corso della “Operazione Faust” vi era anche Domenico Marino, di Scanzano Jonico. Per lui la scelta del processo con il cosiddetto rito abbreviato al termine del quale il 13 giugno del 2022 è stato condannato, con l’aggravante dell’associazione mafiosa, a 12 anni di reclusione. Tale sentenza, tuttavia, non è ancora definitiva.
PER APPROFONDIRE
FONTE FILIPPOMELE.BLOGSPOT.COM - LUNEDÌ 18 GENNAIO 2021
REGGIO CALABRIA. OPERAZIONE “FAUST”. ARRESTI ANCHE NEL MATERANO
ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE PER 49 PERSONE, RITENUTE RESPONSABILI, A VARIO TITOLO, DI ASSOCIAZIONE DI TIPO MAFIOSO, SCAMBIO ELETTORALE POLITICO - MAFIOSO, TRAFFICO DI STUPEFACENTI, DETENZIONE ILLEGALE DI ARMI, TENTATO OMICIDIO, USURA E PROCURATA INOSSERVANZA DI PENA. LE INDAGINI SONO STATE CONDOTTE DALLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI REGGIO CALABRIA. PER INVESTIGATORI E INQUIRENTI CONFERMATI I LEGAMI TRA LA CRIMINALITÀ DELLA CALABRIA E QUELLA DELLA BASILICATA. TRA GLI ARRESTATI FIGURANO SCARCIA SALVATORE, DI POLICORO; MARINO DOMENICO, DI SCANZANO JONICO; E SPADA GIUSEPPE, DI BERNALDA. TRA GLI INDAGATI VI SONO PORCELLI VINCENZO E DIMONTE ANTONIO SALVATORE, ENTRAMBI DI BERNALDA. DI SEGUITO L'ARTICOLO INTEGRALE SULL'OPERAZIONE DELLA GAZZETTADELSUDONLINE https://filippomele.blogspot.com/2021/01/reggio-calabria-operazione-faust.html .
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