SCANZANO JONICO. ALLARME SUGLI EPISODI
ESTORSIVI. FESTA: “LA GENTE NON DENUNCIA RACKET E USURA”
LA DENUNCIA DI GIANNI FABBRIS NELLA
GIORNATA DELLA LEGALITA'
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 24.2.15
SCANZANO JONICO - “No usura, no
racket, no sciacallaggio”. Sono le parole d'ordine che hanno fatto
da motivo conduttore alla Giornata della legalità organizzata da
alcune associazioni impegnate nella lotta al crimine organizzato e
non tra cui quella denominata Famiglia e sussidiarietà presieduta da
Angelo Festa. Proprio Festa ha aperto i lavori lanciando un grido
d'allarme: “Siamo qui perchè in questo comune si sono verificati
circa 60 incendi notturni ad aziende di vari settori. Incendi che per
noi sono riconducibili, magari non tutti, a fatti estorsivi. Ma la
gente non denuncia il pizzo per paura e per scarsa fiducia nelle
istituzioni, Come non denuncia l'usura. Ormai siamo al cravattaro di
quartiere. La gente viene da noi perchè non riesce a pagare le
bollette. E si rivolge agli strozzini. La giornata di oggi, perciò
ha lo scopo di lanciare un appello ai taglieggiati ed agli usurati:
rivolgetevi ad associazioni come la nostra che possono aiutarvi
informandovi delle leggi esistenti. Annuncio che oltre alla nostra
sede di Matera ne apriremo anche una qui, a Scanzano Jonico, per
essere vicini, anche fisicamente, a chi ha bisogno del nostro
supporto”. Una situazione drammatica denunciata anche da Gianni
Fabbris, presidente di Soccorso contadino: “Nel Metapontino c'è il
grande problema del rischio di infiltrazione della criminalità
organizzata. Noi lo abbiamo detto alla Commissione antimafia. In
questo territorio ci sono i segni dei rapporti tra Sacra corona unita
da una parte, 'ndrangheta e camorra dall'altra. Organizzazioni che
vivono in una sorta di pax armata sinora garantita da pezzi di
politica. Una pace che potrebbe saltare. A Scanzano Jonico, poi, la
situazione è particolare perchè qui insistono le grandi piattaforme
di raccolta degli ortofrutticoli, dalla Sicilia alla Calabria. Chi
vuole impadronirsi del Metapontino deve prima impadronirsi di
Scanzano Jonico”. Al dibattito hanno dato il loro contributo, tra
gli altri, il sindaco Salvatore Iacobellis; il segretario provinciale
della Cisl, Giuseppe Amatulli; il presidente della Kipling sas
Francesco Leo; e Pietro Mazzoccoli, avvocato di Famiglia e
sussidiarietà. Toni allarmati da parte di tutti a cui il
viceprefetto Emilia Capolongo ha replicato assicurando: “La
prefettura sta dando grandissima attenzione ai fatti segnalati ed il
suo impegno è massimo per contrastare ogni tipo di illegalità”.
L'ALTRO
RISCHIO SEGNALATO DAL COMITATO TERRE JONICHE
“DA ALLUVIONATI AD USURATI IL E'
BREVE”
SCANZANO JONICO - “Da alluvionati ad
usurati il passo è stato molto breve”. Lo ha sostenuto nel corso
della Giornata della legalità svoltasi nel centro del Metapontino il
presidente del Comitato Terre Joniche, Mimmo Prencipe. “L'alluvione
del marzo 2011 diede un durissimo colpo a tantissime aziende
agricole. Colpo aggravato da quelle del 7 ottobre e del 1 dicembre
del 2013. Calamità che hanno favorito il ricorso all'usura. E non è
vero che non ci sono state denunce in merito. Come Comitato e come
Altragricoltura ne stiamo seguendo almeno 4 o 5. Purtroppo, le
istituzioni sono state assenti. Noi abbiamo avuto un contributo a
fondo perduto per le devastazioni del 2011. Ma per quelle del 2013
niente di niente. Come può essere possibile la ripresa di aziende
che hanno subito gravissimi danni?”
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