POLICORO
- “Con il SI al referendum si direbbe SI anche a nuove ricerche
petrolifere nello Jonio e nel sottosuolo lucano”. Ne è convinto il
vicepresidente del Consiglio regionale, Paolo Castelluccio (FI), che
in una dichiarazione sul referendum costituzionale del 4 dicembre
prossimo, ha, inoltre, sostenuto: “Ci sono tante buone ragioni per
sostenere il NO. Una in più per quanto riguarda il futuro della
Basilicata è riferita al petrolio. Ha ragione il governatore della
Puglia, Michele Emiliano: se passa il SI il Governo avrà mani libere
sulla ricerca di idrocarburi oltre che in mare, come del resto sta
avvenendo non da oggi, ma anche nel sottosuolo. Per il Governo il SI
è un colpo di spugna ai troppi passaggi e vincoli, considerati con
fastidio, vale a dire l’opposizione di Regioni, Comuni, comunità
locali. La Riforma del Titolo V elimina, infatti, le competenze
concorrenti e delinea un quadro chiaro e preciso delle competenze
esclusive dello Stato e delle regioni. Inoltre, riporta diverse
competenze, oggi concorrenti, nel solco dell’esclusività del
Governo centrale, fra le quali la delicatissima disciplina relativa
alla produzione, trasporto e distribuzione nazionali dell’energia”.
Per l'esponente del partito di Silvio Berlusconi, quindi,
Metapontino, Val d’Agri, Valle del Sauro, e tutto il territorio
regionale, salvo poche eccezioni, potrebbero essere oggetto di
indagini petrolifere da parte di società estere. Allora? “Se
passerà il SI – ha concluso Castelluccio - sarà sempre possibile
cancellare il diritto dei territori di poter decidere, sia pure
d’intesa con lo Stato. E’, dunque, prima di tutto una battaglia
di autonomia quella che ci aspetta il 4 dicembre prossimo”.
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