LA REAZIONE: “NON MI FACCIO INTIMIDIRE PER NIENTE. MINACCE FRUTTO DI UNA RAGAZZATA”
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 21.10.16
POLICORO – “Ti ammazzo Serafino si una merda.
Custode chiama sempre gli sbirri. I nu jurnu ti devo uccidere figlio
di puttana. Mi hai fatto buttare un cannone enorme di erba buona per
non farmi sgamare dagli sbirri”. Sono le gravi minaccie scritte
sulla facciata Sud della piramide posta al centro di piazza Segni,
nei pressi della casa comunale, indirizzate a Serafino Di Sanza,
custode del municipio del centro jonico. Le scritte, abbinate ad
altre offese e contumelie nei confronti dell'uomo e della madre, sono
comparse ieri dopo che, nella serata precedente, alcuni giovani del
posto erano stati bloccati, individuati e segnalati da agenti della
Polizia di Stato del locale Commissariato come assuntori di sostanze
stupefacenti. Delle minacce sono stati informati opportunamente gli
investigatori. “Ma io – ha detto Serafino alla Gazzetta - non mi
faccio intimorire per niente. Anzi, considero quelle minacce e quelle
offese come una ragazzata. Spero, però, che il soggetto che ritengo
responsabile non passi da vicino a casa mia altrimenti non so come
potrei reagire. Io non ho fatto altro che seguire le indicazioni del
sindaco Rocco Leone che proprio al vostro giornale, dopo la
sparatoria di piazza Ripoli delle settimane scorse, invitò i
cittadini a denunciare fatti malavitosi. Io, custode degli spazi
verdi di Piazza Segni, affermo che questo luogo è utilizzato sempre
più per fumare droga. Per fortuna, da qualche mese, non ho trovato
più siringhe. Colgo l'occasione per ringraziare la Polizia di Stato
che ha fatto un intervento serio, preciso, dato che i vigili urbani
alle 21 finiscono il loro servizio e non hanno personale a
sufficienza per intervenire. Forse sarebbe il caso di dotare la
piazza, la piramide ed il monumento ad Antonio Segni, di
videosorveglianza”. Di Sanza ha concluso invocando più controlli,
soprattutto nelle ore serali e notturne, da parte delle forze
dell'ordine.
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