STIGLIANI (SCANZIAMO LE SCORIE): “LA NOSTRA
GUARDIA RESTA ALTA”
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Pasquale Stigliani |
LA GAZZETTA DEL
MEZZOGIORNO 6.12.16
SCANZANO JONICO - “Abbiamo raggiunto il 77.99% dei
No nella nostra città. Uno dei risultati migliori per quanti si
opponevano alla riforma Renzi a livello regionale e, forse,
addirittura, nazionale. E' ancora l'effetto della battaglia
antiscorie del novembre 2003. Abbiamo lasciato il segno”. Lo ha
detto Pasquale Stigliani, portavoce, dell'associazione ScanZiamo le
scorie, dopo l'esito del referendum costituzionale nel centro simbolo
di una battaglia vinta dai cittadini, tredici anni fa, contro
l'allora Governo Berlusconi. “La parola d'ordine che abbiamo
lanciato il 27 novembre scorso – ha continuato il nostro
interlocutore - alla presenza del vicepresidente della Camera, Luigi
Di Maio (M5s), del No al referendum, è stata raccolta. Abbiamo
dimostrato, con tre docenti universitari, i pericoli che
l'approvazione della Riforma poteva comportare. Ricordiamo che il
primo atto della difesa di Scanzano Jonico dal cimitero delle scorie
nel 2003 fu il ricorso alla Corte costituzionale da parte della
Regione contro il decreto del Governo. Un ricorso che con la vittoria
di Si non sarebbe stato più possibile”. Ma, a vittoria nel
referendum acquisita, Scanziamo le scorie ha ancora timore che Terzo
Cavone possa essere scelto come deposito delle scorie radioattive
d'Italia? “La nostra guardia – ha risposto Stigliani - sarà
sempre alta sino a quando non capiremo come saranno smaltite le
scorie nucleari nel nostro Paese. Probabilmente il nostro territorio,
dopo i criteri stabiliti dall'Ispra, non rientrerebbe nella scelta,
se e quando ci sarà, del deposito ingegneristico di superficie. Il
nostro timore va più in là ed è riferito alla scelta per il sito
definitivo, geologico, dei rifiuti di terza categoria. Un sito che
sarà individuato, probabilmente, su scala europea. Noi non
molliamo”.
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