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venerdì 3 febbraio 2017

SCANZANO J. ED ORA SCATTA LA SOLIDARIETÀ PER DON ANTONIO POLIDORO

La chiesa di San Giulio, a Terzo Cavone
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 3.2.17
SCANZANO JONICO – Tiene banco il “caso” della contestazione di un gruppo di residenti di Terzo Cavone, la zona divenuta famosa perchè il Governo voleva ubicarvi il cimitero atomico d'Italia, per la ristrutturazione di alcuni locali della parrocchia al fine di ospitarvi tre donne e nove bambini rifugiati. Tanti gli attestati di solidarietà al parroco don Antonio Polidoro. A scendere in campo ieri è stato il Consiglio presbiterale dell'arcidiocesi di Matera-Irsina, sentito l’arcivescovo Pino Caiazzo: “Il Consiglio esprime vicinanza a don Antonio e a tutta la comunità per le incomprensioni e le contestazioni immotivate circa la realizzazione di tre mini appartamenti per l’accoglienza di donne e bambini immigrati. Il progetto, condiviso dalle comunità parrocchiali, dalla Caritas diocesana, da tutta la Diocesi, che ha investito 30mila euro come opera segno del giubileo della Misericordia, dal sindaco (Raffaello Ripoli, ndr) che ha messo a disposizione i locali, è un gesto nobile. Il progetto è in linea con le indicazioni di Papa Francesco”. Sulla vicenda è anche intervenuto il Premio Nobel per la pace, Betty Williams: “Solidarietà a don Antonio ed ai suoi parrocchiani che rispondono agli appelli del Papa e non dimenticano che son stati loro a ricevere la solidarietà di tanti nella lotta contro il deposito unico delle scorie nucleari”. Sulla stessa linea il consigliere regionale Roberto Cifarelli: “La Basilicata ha una consolidata cultura dell’accoglienza. Una premessa che stride nell’apprendere della difficoltà dei residenti di Terzo Cavone di ospitare tre madri e nove bambini rifugiati. Un piccolissimo numero che crea spavento e che fa chiudere le porte anziché aprirle”.

1 commento:

  1. il timore , credo sia legato non alle tre donne e ai 9 bambini ma al fatto che nessuno potrà garantire che alle tre , non si aggiungano probabili mariti , fratelli e cugini facendolo diventare così un enclave nel territorio di Scanzano. e se questo si garantirà che non avverrà , i cittadini potranno stare tranquilli.

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